O almeno, così credevo fino ad oggi.
Ma stasera ho capito che, se finora non avevo (quasi) mai messo lei al centro delle mie riflessioni era solo perché, finora, non ero riuscita a metaforizzare il disagio che spesso provo nei suoi confronti.
Ora invece so che lei è la montagna che non so scalare.
O che, più probabilmente, non voglio scalare perché in fondo ho deciso di vivere su uno scoglio, davanti al mare.
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