martedì 5 marzo 2019

A mano, grazie!

Accolgo molto volentieri questa esortazione per rallentare il pensiero, (ri)costruire il silenzio intorno a sé e dilatare il tempo e riappropriarsi dello spazio di un foglio. 
Infatti, anch'io da ex nemica giurata della tecnologia, mi ritrovo ad usare (anche divertendomi, non lo nego) smartphone blog e social network; sempre pensando che, a fare la vera differenza, sono i contenuti e che il web (dovrebbe) costringere a prestare maggiore attenzione a ciò che si digita. 
Data la velocità di diffusione del pensiero... 
Qualcuno potrebbe obiettare che si tratta di riflessione trite e ritrite. 
Proviamo allora ad immaginare il motivo per cui un adolescente aveva paura che la mamma, nel riordinare la sua stanza trovasse la chiave del diario segreto: forse perché non si sentiva ancora pronto a confrontarsi sulle sue emozioni (per questo affidate solo ad un diario, appunto). 
Ma il web non concede questo tempo per elaborare i pensieri in solitudine... 
Ben venga allora il foglio, la penna e la mano che scrive...

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