mercoledì 28 maggio 2025

BachaSalsa

...quindi?
Quali sono 
i tuoi balli preferiti?
Salsa e bachata(?).
Lo dici 
talmente piano 
che quasi temo 
di averlo sentito 
solo nella mia fantasia.
Ma
anche se fosse
prima o poi
una parola 
un gesto
un racconto 
sfuggito (in)cautamente 
dalle tue labbra 
darà ragione 
alla mia fantasia 
su di te.
E così 
io e te
torneremo ancora
a parlare di ballo.
Salsa.
ritmi diversi 
amalgamati
in un unico ritmo.
E noi due?
Siamo
due ritmi
che riempiono 
piste diverse e distanti.
Piste 
che nemmeno
la confusione 
delle tenebre
ha mai avuto 
il potere 
di far incontrare.
(Forse?)
perché 
quando il buio 
invade la pista
spesso i passi 
si confondono
lasciandoti solo
in mezzo a gente 
che pretende da te
pura e limpida perfezione.
E con la bachata?
Come la mettiamo?
Mai avrei creduto
che fosse 
il ballo della festa
e della compagnia.
Allora 
è ballo giusto per noi.
Perché 
mentre la musica
si separa 
dalla pista
il ballo ci chiederebbe
di unire le nostre labbra.


martedì 27 maggio 2025

Tes(Er)oro

Sei già sulla porta
quando ripenso 
Tes(oroStella).
nome con cui chiamo
tutte le persone 
che sento 
particolarmente vicine.
Ma 
anche questa volta
la mia lingua
s'è bloccata in tempo.
Come 
se il tuo sguardo
puntato su di me 
fosse un taser.
Che poi 
si legge teser.
Lo so non ha 
la stessa radice
della parola 
Tesoro.
Ma
se non avessi bloccato
l'aria necessaria 
per pronunciarla
saresti stato tu
a rimanere paralizzato
dalla mia arma.
Certo.
Sei abituato
a vedere corpi 
immobilmente paralizzati.
Ma 
mai avresti perdonarmi
di aver annientato 
la tua anima.
Seppur da lontano.
Seppur con un colpo 
partito per errore.




lunedì 26 maggio 2025

Resi(lien)stenza

Come stai?
Ora sto benissimo.
E prima, come stavi?
Non ha importanza.
Ti riconosci
in queste parole?
Sono il mio modo
per dirti 
Grazie.
Grazie perché 
tratti la mia anima 
come il mio corpo.
Grazie perché 
non hai mai chiesto
al mio corpo 
di essere comoda dimora
per accogliere il dolore.
Dolore 
che mi hai sempre insegnato 
a combattere
perché fosse lui
a essere cacciato 
di casa 
e non la casa
a crollare
sotto i suoi colpi.
Grazie perché 
solo una volta 
hai chiesto 
al mio cuore 
di accogliere
l'altrui dolore.
Grazie perché 
mi hai insegnato
a scappare 
quando hai capito 
che il mio cuore
rischiava
di essere raso al suolo 
dalle scosse
dell'altrui dolore.
Grazie perché 
mi hai insegnato 
la resistenza
e non
la resilienza.




sabato 24 maggio 2025

Gho(stare)

Senza saperlo
oggi 
mi hai regalato
un'altra parola.
Ghostare.
Non stare nella vita 
dell'altra persona.
Sparire 
senza dare spiegazioni.
Sai, anch'io 
penso spesso 
al momento in cui
sparirai dalla mia vita.
(Certo, forse)
mi darai una spiegazione.
Ma (mi) rimarrà 
solo la tua assenza.
O forse anch'io 
imparerò a cercare 
la tua ombra
perché almeno 
il mio cuore
non si ustioni 
a forza di cercare
altrove
amori e passioni.

venerdì 23 maggio 2025

Sogno di carta

Oggi
ho realizzato 
il mio sogno.
Parlare con te
per un'intera giornata.
Certo.
È stato solo
un sogno di carta.
Ma è pur sempre 
un sogno
destinato a destare
la mia mente stanca
dal torpore del presente
ieri
oggi
domani
e sempre.
Perché sempre
quando mi chiederai
Come stai?
Ti risponderò 
Ora bene, molto bene.
E tu rilancerai
E prima, come stavi?
Conta solo il presente.
Quello che vivo 
con te oltre 
il sogno di carta.







mercoledì 21 maggio 2025

Stomaco

Era già 
tutto previsto.
Lo sentivo
che da oggi
avrei ripreso
a scriver(ti).
Da troppo tempo 
non mi facevo sentire 
(da te) 
da queste pagine.
Mi sono mancate loro.
Mi sei mancato tu.
Mi è mancato 
il nostro dialogo 
da qui.
Certo.
Il silenzio è l'arma 
più potente che abbiamo
per esprimere 
noi stessi.
Me l'hai insegnato tu.
E noi (due)
di silenzi 
ci siamo nutriti.
Di silenzi
abbiamo fatto indigestione 
fino a stare male.
O, per meglio dire 
mentre io ingoiavo
i tuoi silenzi
tu 
dall'altra parte del mondo
masticavi cibo avariato.
E nel silenzio
il tuo stomaco 
si ribellava.
Ma
era già tutto previsto.
Avremmo ricominciato
a parlare
io e te.
O, per meglio dire
avresti ricominciato
a parlare.
Mentre io
avrei ascoltato
in silenzio.
Per poi
darti la mia voce
e condividerti
nello spazio 
che ho creato 
molto prima
di conoscerti
e che ora
è solo tuo.
Ecco perché 
quando non ho nulla 
da dirti
questo spazio 
rimane chiuso
come uno stomaco 
già sazio
o in attesa di cibi migliori.




sabato 10 maggio 2025

Il nido

Carissima Mamma,
ti scrivo 
dal mio nido
saldo e solido
con i suoi 
indissolubili nodi.
E non piangere 
E non ti arrabbiare
se a volte
mi va un po' stretto.
Non farei nulla 
per distruggerlo!
Lo so io.
Lo sai tu.
Lo sa il Mondo intero.
Semplicemente 
a volte inciampo
sui suoi nodi.
Ma non perdo mai
l'equilibrio.
Perché ci sei tu.
Ti voglio un Mondo di benissimo!