Non stavo bene.
Ti parlo di scatti di nervosismo improvviso
che non riesco a trasformare
in scatti di penna
per provare a calmarmi.
Poi mi prendo una pausa
dalla nostra conversazione.
Per un attimo
ho pensato
che avrei potuto (dovuto?)
raccontarti anche le mie lacrime.
E invece
ho scelto di chiudere qui.
Come nelle siccitose giornate estive
quando vengono chiuse le fontane
agli angoli delle strade di città
nel tentativo
di non sprecare
nemmeno una goccia d'acqua
pur comprendendo
la grande sete estiva.
Sono certa
che anche tu
mi avresti capita
e che io
sarei stata più autentica
come il bisogno
di dissetarmi
nelle imminenti giornate estive.
E invece
ho scelto
di non sprecare il nostro tempo
che evapora sempre
(troppo presto)
lasciando il mio tempo
spesso arido
di emozioni condivise.
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