venerdì 23 febbraio 2024

La fine delle parole

Banale definizione da gioco enigmistico?
Autentica preoccupazione?
La seconda, naturalmente.
Alcune di quelle scritte da altri 
mi seguiranno
ovunque io andrò 
e quando il mio viaggio sarà finito 
loro non si fermeranno 
ma troveranno semplicemente
altri luoghi da abitare.
Per quelle scritte su uno schermo 
dovrò decidermi a scrivere 
un testamento 
in cui indico una persona speciale 
a cui voglio lasciarle
affinché rimangano in mani sicure.
E per quelle scritte su carta?
Dicono
che esse siano più salutari 
di tutte le altre 
perché, spesso, curative.
Eppure
arriva un momento nella Vita 
in cui la loro sorte preoccupa 
esattamente come la salute di una persona cara.
E allora
mi gettoi nell'impotente sconforto.
Esattamente come forse 
andrebbero gettate loro stesse 
dal momento che
la maggior parte di esse
non potrebbero essere rese pubbliche.
Troppo sgualcite, a volte 
Troppo intime, più spesso.
Eppure 
so quale mi piacerebbe fosse
la loro fine.
Le vorrei ospiti di una teca.
Ma che ci farebbero
se non è proprio il caso 
che siano rese pubbliche?
E se fosse solo un modo
per non far loro subire 
la stessa sorte di chi le ha scritte?

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