martedì 1 marzo 2016

Fare ordine

Come gran parte degli adolescenti, anch'io in quelli anni, tenevo la mia stanza in uno stato di disastro perenne. Per giustificarmi, adducevo la scusa che i compiti e lo studio, mi rubavano molto tempo (guarda caso, anche e soprattutto quello che avrei potuto tranquillamente destinare al riordino.
Poi, un giorno improvvisamente ho compreso: considerato il fatto che non potevo essere io, ad occuparmi completamente della mia stanza, avevo l'obbligo, almeno morale, di non sparpagliare tutto in ogni angolo della stanza.
A poco a poco, ho imparato a mettere ordine (per quanto mi è possibile, naturalmente) anche in altre stanze della casa, per lo meno quelle comuni. Lo faccio senza sbuffare né lamentarmi. Non già perché abbia un carattere particolarmente paziente, anzi; ma piuttosto perché, col fare ordine nelle stanze, voglio comunicare che sto cercando, provando un profondo senso di benessere, a compiere la medesima operazione, anche dentro di me.

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