venerdì 20 giugno 2025

Sala d'attesa

Prima di te 
leggevo
libri su libri.
Me ne andavo così 
ovunque
altrove
purché lontano 
da qui.
Ora ci sei tu 
e i libri 
rimangono immobili
intorno a me.
Perché 
dovrei leggere
su carta 
le emozioni 
che posso 
vivere con te?
Cosa farò
di tutti i miei libri?
Tornerò da loro
solo se e quando 
tu te ne andrai?
Per ora 
torno da loro
durante le pause
tra due emozioni.
E se un giorno
i libri diventassero
riviste
polverose
spiegazzate
piene di ditate
abbandonate
su un tavolino malfermo 
di una sala d'attesa.
Impossibile.
Io e te
abbiamo sempre 
vissuto (di) emozioni.
Senza mai 
attenderle.





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