Mi piace pensare
che esistano
tre amori diversi.
I concreti, gli ideali, e gli idealconcreti.
Concreti sono quelli
che si esprimono con una serie di azioni pratiche.
Quelli dediti all'ascolto
(specie delle sfumature degli stati emotivi)
si nutrono di idealità.
Infine ci sono quelli
che (mi) ascoltano
mentre mi dedicano
una serie di gesti concreti
per farmi stare bene.
E poi ce n'è pure un quarto.
Quello che non ce la fa ad ascoltarle
e neppure è (più) capace di gesti concreti.
Ma trae forza
dal ricordo di essi.
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