Ebbene sì.
Ho di nuovo paura di essere felice.
Ma forse ora me ne è chiaro il motivo: a renderemi così fragile ed insicura è probabilmente la lontananza dai miei (s)oggetti di serena e gioiosa felicità.
Solitamente però si parla di oggetto di felicità, mentre io ho scelto la parola soggetto perché, a rendermi felice sono le persone.
E quando si è realmente felici, l'unica azione possibile è la condivisione con gli altri.
Senza soggetti né oggetti.
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