martedì 31 dicembre 2024

Parole clandestine

Carissimo 2024,
sai che mi hai lasciato 
senza parole?
Non sto scherzando.
Proprio loro 
che mi sono sempre 
state vicine 
con coraggio
dolcezza
determinazione 
passione 
e fantasia
improvvisamente 
non ci sono state più.
E anzi 
le guardo con timore
come se potessero esprimere
ciò che non ho 
(ancora? più?)
la forza di dire.
Perché
le parole inventano
e di questa invenzione 
avverto solo 
il sapore dell'inganno.
Inganno
che era un rifugio.
solo fino 
(a qualche giorno fa)
quando 
le mie emozioni più profonde 
avevano il coraggio 
di vivere serene
nella clandestinità del mio cuore.


lunedì 30 dicembre 2024

Combinazione perduta

Un lieve tremore
nella tua voce.
Gli occhi 
leggermente incerti
nell'espressione.
Subito torno 
alla vigilia 
dell'ennesima tua valigia
già quasi pronta
nonostante
le lacrime
che ti chiudevano gli occhi 
senza che nessuno potesse
(ri)trovare
la combinazione 
per aprirli di nuovo
al mondo 
che intend(ev)i attraversare.
Ora invece 
(mi dici che)
la valigia è già pronta.
La combinazione 
l'hai memorizzata
in ogni parte 
del tuo essere.
Se fossi cinica
la cambierei 
a ogni ora 
del giorno e della notte.
Invece 
ti lascerò partire.
E questa volta
sarai di nuovo solo
senza le mie parole.
Parole che
temo tu non abbia
ancora dimenticato.
Altrimenti 
come mi spieghi 
l'aver scordato
come ridevamo
non appena
una qualunque porta 
si chiudeva 
alle nostre spalle.


domenica 29 dicembre 2024

Tregua senza pace

(Probabilmente)
(è vero)
da qui
non me ne andrò mai.
Non se ne andrà mai
solo il mio corpo.
La mente invece 
è già altrove.
È là
dove ci sono 
le parole.
Quelle 
che (qui)
non so più dire.
È là 
dove ci sono
le emozioni.
Quelle 
che (qui)
non so più esprimere.
È vero.
La mente 
mi segue 
paziente ed entusiasta.
Ma il mio corpo
(probabilmente)
(è vero)
rimarrà qui.
In fondo oramai
è abituato.
O forse no.
Anche lui
vorrebbe una vacanza.
Non pretendo sia 
dall'altra parte 
del Mondo.
Non dovrei pretendere
nemmeno sia 
accanto a te.
Ma è proprio quello 
il miglior posto 
del Mondo.
Laddove
Corpo e Mente 
trovebbero
se non proprio 
pace assoluta 
almeno 
tregua.



sabato 28 dicembre 2024

StRitiratoRetto

Sono talmente stanca
che anche io e te
non abbiamo
più argomenti.
Così lascio
che la mente vaghi.
La tua.
La mia invece
è qui con te.
All'improvviso 
riaffiora alle (mie) labbra 
un frammento di passato
che ci ha visti ridere 
insieme (di te).
Quando 
mi hai chiamato 
con il nome di lei 
Il tuo volto 
(ri)tirato
nel più stretto imbarazzo.
Ti ho (sor)riso in faccia.
Eri così affascinante 
nella tua timidezza.
Ora ricordo
È normale 
tu sia con lei
anche quando 
sei con me.
Lo pensavo allora
e lo penso ora.
Oggi 
ho (forse) provato 
pure a dirtelo.
Ma tu non hai capito.
È stato solo un attimo.
Poi 
siamo finiti a parlare 
(forse) solo di me
(forse) anche di te.


Cavallo di battaglia

Vuoi sapere
com'è andata?
È andato tutto bene
come avevi previsto.
Perché non mi chiedi
come sto io?
Potrei risponderti lo stesso
ma non ne ho voglia.
Temo che anche tu
mi diresti di essere 
paziente e comprensiva.
No.
Non sei come gli altri.
(Oh, che stupido cliché!).
Tu
stai solo cavalcando
il tuo cavallo di battaglia 
contro scontri 
liti
e incomprensioni.
E non è certo colpa tua
se quella domanda 
mi ha disarcionato.
Se me l'avessi chiesto 
ti avrei risposto 
che sono così stanca 
da lasciarmi 
scivolare a terra.
Quando tornerai
mi troverai così.
Ma questa volta 
non potrai far nulla
per farmi risalire.
Non posso (più) stare 
alle tue spalle.
Non ho (mai) potuto 
salire davanti a te
per portarti 
dove vogli(ev)o.

venerdì 27 dicembre 2024

ScrittoreProtagonista

Mi hai visto
sin dal primo giorno.
Mi hai toccato 
per lenire il mio dolore.
Mi hai parlato 
per non dare 
il nostro tempo
in pasto al silenzio.
Pranzo o cena non importa.
Nessun gusto per noi.
Invece
(anche ora)
aspiro il tuo profumo
non più lavato
ma ancora fresco
seppur asciutto.
Tu sei (lo) Scrittore Protagonista 
che (ha) cattura(to)
la mia anima 
acutamente sensibile.
Lo hai fatto sempre.
Anche quando 
la tua storia sembrava 
precipitare nel nulla.
Ma era solo 
questione di tempo.
Perché uno Scrittore
non perde
la sua abilità 
da un momento all'altro.
Allo stesso modo
una Lettrice catturata
sa aspettare
con pazienza 
l'ennesimo colpo di scena
nel bel mezzo
di una lunga
(e inutile?)
digressione.



giovedì 26 dicembre 2024

Le (tue) BracciaLetto

Potrebbe essere 
sufficiente un letto
per placare
la mia stanchezza.
Ma so 
che non è vero.
Di cosa avrei bisogno, allora?
Delle tue braccia 
a circondarmi 
il corpo e l'anima.
Ma so 
che ancora una volta 
non troverò il coraggio 
di pronunciare 
queste parole 
quando mi chie(dera)i
Cosa puoi fare
per vincere 
questa stanchezza?

martedì 17 dicembre 2024

Appuntamento al buio?

Hai pronunciato
l'ennesima battuta infelice
e nemmeno 
ce ne siamo accorti.
Tu e io.
Oltre la porta d'ingresso
invece 
era tutto chiaro.
Qual era 
poi la proposta?
Un appuntamento 
al buio?
Davvero divertente!
Eppure
vista con gli occhi degli altri 
era null'altro 
che una battuta infelice.
L'ennesima.
Appunto.
Ormai 
dovrei esserci abituata.
Oppure
dovrei lasciarmi andare
Perché forse 
non ti ho ancora 
lasciato andare.
O forse dovrei 
invitarti a uscire 
(dalle nostre solite stanze?)
per andare dove
le (nostre?) emozioni
siano 
finalmente libere.




lunedì 16 dicembre 2024

Slam!

Slam.
Se è grande 
è un torneo di tennis.
Se è solo 
Slam
è una porta sbattuta 
in faccia o alle spalle.
Quella porta 
che ci siamo sempre 
reciprocamente aperti.
E oltre la porta 
ci sono (stati)
tutti i silenzi possibili
e poche parole impossibili.
Come il suono
della porta che sbatte 
in un fumetto.
Come far capire 
senza rumore 
che una porta
sta sbattendo?
Nulla a che vedere 
con le battute 
in un campo da tennis.
Sempre a servizio 
dello spettacolo 
da offrire 
a un vasto pubblico 
di appassionati.
(Co)loro
che (troppo spesso)
devono scegliere
tra un biglietto
per assistere al Grande Slam
e la realizzazione 
della propria felicità 
anche fuori 
dalla terra
(rossa, verde, blu e gialla).

 

domenica 15 dicembre 2024

Messaggio fossile

Cancello tracce
di messaggi vocali 
a cui ho risposto d'impulso.
Ho scritto 
poche parole 
espressione di un sentimento 
così generico
da sfiorare l'anonimato.
Cancello tracce 
di messaggi vocali
mentre la voce 
sul telefono 
si sovrappone alla tua.
Non fossilizzarti.
Guarda avanti.
Così provo
a guardare lontano.
e per la prima volta 
non mi stupisco
di trovare
il vuoto di profili
all'orizzonte.
Così 
abbasso lo sguardo 
ma non c'è più 
alcuna traccia vocale.
Anche i fossili
non sono 
null'altro che tracce di vita.
Vita passata
per l'esattezza.
Tu invece 
vorresti per me
tracce di vita presente 
che mi portassero
con sicurezza 
verso il futuro.




sabato 14 dicembre 2024

Congratulazioni, Vostro Onore!

Se non fossi tu
ti griderei
Obiezione, Vostro Onore!
E lascerei l'aula
per non tornare mai più.
L'ho fatto altre volte.
Lo rifarei ancora.
Ma sei tu
e in quest'aula 
sempre
non vedo l'ora di tornare.
E così mi parli 
di obiettivi raggiunti
e mi esorti a fare lo stesso.
E non sai 
quanto queste parole
mi facciano male.
No, calma!
Lo so che tu
non mi faresti mai del male.
Lo so che tu
vuoi solo la mia felicità.
Le tue parole
mi fanno male perché 
(ri)aprirebbero (vecchie) ferite.
E allora sì
che mi trascineresti 
in un'aula
(questa volta)
di tribunale.
(Così ti dico)
Nessuna obiezione
Vostro Onore.
(Ma soprattutto)
Congratulazioni 
per gli obiettivi raggiunti!
Spero di rivederLa
alla prossima udienza.
Io ci sarò senza 
obiezione (di coscienza) alcuna.
 

venerdì 13 dicembre 2024

Ponte

Ieri sera ero 
troppo stanca per scrivere.
Eppure 
ho sospettato 
che la colpa fosse 
del mio cuore
che se non parla di te
si riduce al mutismo.
E invece no.
So scrivere 
anche quando non ci sei.
Semplicemente 
le parole 
percorrono strade più lunghe 
per giungere 
dal mio cuore 
alle mie dita.
Certo 
sarebbe tutto più semplice 
se (mi) costruissi 
un lungo ponte
per passare 
da un sponda all'altra 
del mio cuore.
Eviterei così di cadere
nelle acque fin troppo calde
del mio sentimento per te.
P.S.: Glossario
Ponte non indica i giorni di ferie concessi ogni anno dal calendario. Giorni in cui ti portano altrove.
Acque fin troppo calde nulla ha a che vedere con i rilassanti soggiorni nelle termali che tanto ami.

giovedì 12 dicembre 2024

Nervi

Rimaniamo
a corto di parole.
È la prima volta 
da quando ci conosciamo.
Io
rimarrei volentieri 
anche in silenzio.
Tu 
hai bisogno di parole.
E allora
mi inviti a raccontare.
Accetto
a patto che 
tu 
(almeno questa volta)
creda alle mie parole.
E così 
ti parlo di scrittura creativa.
Lo so 
avevo promesso a me stessa
(e, tacitamente, anche a te)
che non ti avrei parlato
delle mie parole scritte.
Ma oggi
abbiamo fatto un'eccezione 
per non rimanere
intrappolati e compressi
come i nervi
di cui ti occupi 
da anni
avendo la sensibilità 
di non farli mai saltare 
e distruggere.

mercoledì 11 dicembre 2024

Spoiler in brodo (seguitemi per altre ricette)

Cosa ti direi 
se dovessi presentarmi a te 
per la prima volta?
Potrei fingere 
di essere chi non sono.
(Tanto, ma chi ti conosce?).
E tu
ti ricordi 
la prima volta 
che ci siamo (ri)visti?
Credo proprio di no.
(Con tutte le prime volte che incontri!).
Eppure 
ho scelto di non fingere.
Ti ho detto subito 
che non sarei rimasta 
in quella stanza 
un minuto di più.
Ti ho detto subito 
che sono 
logorroica
egocentrica
paurosa.
Ti ho spoilerato
tutto di me.
L'ho fatto per anni 
e continu(er)ò a farlo.
Anche se (ti) fa male.
Mi immaginavi diversa?
Sono una storia noiosa 
che ti si para davanti 
all'improvviso 
quando vorresti tutto
tranne che io sia lì 
di fronte a te?
Ti svelo un segreto
Non sei obbligato a rimanere.
Ma se rimani
sappi che in realtà 
non ti ho spoilerato 
proprio nulla.
Perché ormai 
ti sarà piuttosto chiaro
che il meglio
(di me? Di te? Di noi)
deve ancora venire.
Sono la solita donna 
stupidamente innamorata?
No, caro.
So benissimo 
dove voglio arrivare
(o, per meglio dire)
dove ti voglio portare.
Perché so che 
se allungassi
il brodo 
non avrei rispetto
della nostra storia.
Una storia sicuramente 
sostanziosa
anche se ancora 
non ho capito 
di che sostanza 
è fatta.
(Seguitemi per altre ricette).

martedì 10 dicembre 2024

Corpo del testo

Arriverà un tempo
in cui sarò ridotta al silenzio.
Non so 
quando arriverà 
ma so che
mi farà compagnia 
fino alla fine di me.
Allora sì
che avremo bisogno 
di un tempo solo nostro.
Un tempo in cui
io uscirò dal silenzio.
Ma ti prego
non dovrai 
sentirti obbligato a parlare.
(Non) è la prima volta 
che (te) ne parlo.
Non è la prima volta
che ci penso.
Ma è la prima volta 
che accetto 
che tutto sia assente 
intorno a me
tranne te.
Vedi
tu sei la prima volta 
anche se ancora non so
se un giorno sceglierai 
di essere la mia prima volta.
Stasera scrivo 
parole troppo forti 
(per te)?
Probabilmente 
hai ragione 
ma lo stesso ti chiedo 
Lasciami sfogare.
Lasciami dare corpo 
a ciò che il tuo corpo
non vedrà.
(Almeno per ora...).
A ciò che i tuoi occhi 
più non leggeranno 
(forse) perché
non ti è gradito
il corpo del testo
con cui scrivo.
(Di te).

lunedì 9 dicembre 2024

Io, tu, Cupido e...

Finiamo?
Continuamo?
Domande semplici?
Forse per te
mio caro Amico 
Perché mai dovresti andartene
fin che sarò qui
e tu puoi ancora venire?
Il ragionamento 
non fa una piega.
Altro che la tua camicia 
intrisa di sole selvaggio
e spiegazzata.
La stessa che 
(mi piace pensare) indosseresti 
per la nostra cena.
No.
Non ti allarmare.
Nulla di romantico.
Sarà piuttosto 
una cena per tenermi
il più lontano possibile
da te.
Eppure sì.
ceneremo allo stesso tavolo.
Ma no.
Non saremo soli.
Con te ci sarà 
(almeno) una persona 
che potrebbe 
rendermi felice 
per il resto della Vita.
Lascio a te la scelta.
Sì, hai capito bene.
Sarà una cena in costume.
Il tuo 
sarà quello di Cupido.
Al mio
devo ancora pensare 
ma non è nemmeno detto 
che ne indosserò uno
(per forza).
Mi fido 
ciecamente del mio Cupido
e so che saprà
prendere la mira
(perché oramai 
mi conosce piuttosto bene).
Solo dopo cena
potrai tornare a essere 
te stesso.
Solo dopo cena
potremo salutarci
e io potrò davvero 
guardarti andare via.


domenica 8 dicembre 2024

Briciole di cuore

E adesso 
perché queste lacrime?
Non me lo so spiegare.
Eppure 
sto parlando di te.
E tu
non mi hai mai
fatto piangere.
Forse allora
a piangere
è solo il mio corpo 
privato dell'amore
che io vorrei
ma che tu non puoi.
Trascineresti
il tuo cuore 
in sanguinoso inganno.
E come potrebbe 
mai amare davvero 
un cuore che sanguina?
Invece voglio
che il tuo cuore 
sia integro e felice.
Eppure 
ti amo.
Ma non do
briciole di cuore
a chiunque.
Perché 
chiunque non è 
ciò che sei tu 
per me.







sabato 7 dicembre 2024

Il vivaista

Anche stasera
progetto e studio 
un modo
perché il Mondo 
sappia di noi
senza che a nessuno 
sia chiaro 
che parlo di te.
Così 
sarò per noi 
il vivaista fantasma.
Colui 
che rende più forti le piante 
mescolandone i geni 
per salvare 
le sue creature 
dalla follia di Madre Natura.
Sai
non credo capiterebbe
nulla di folle
se anche qualcuno 
ti riconoscesse.
Eppure 
non voglio correre
rischio alcuno.
Il più grande di tutti 
sarebbe vederti
sparire all'improvviso.
E così
ti sollevarò da terra
prima che lo faccia
il vento intriso
di uragani piovosi.



 

venerdì 6 dicembre 2024

Via con me!

Non c'è nulla
di ero(t)ico
nel nostro legame.
Non c'è nemmeno 
nulla di eroico.
Eppure 
tra qualche settimana 
ti porterò con me
nel Viaggio dell'Eroe.
La partenza 
sarà tranquilla.
Seguirà un momento 
di paura
(di perderci?)
ma sarà presto superato
grazie al nostro coraggio reciproco.
A questo punto 
rischieremo moltissimo.
Ma cosa importa?
Dici sempre
che ami il rischio 
e ora lo amo anch'io.
L'incontro con i nemici?
Proporrei di saltarlo. 
La nostra relazione 
è stupendamente complicata
anche così.
Ci mancherebbe anche 
l'incontro con i nemici!
Forza
è tempo di tornare a casa.
Come dici?
Dovrei trovare un'altra storia 
a farmi da guida 
in questo viaggio?
Non sarebbe 
il mio viaggio.
E poi 
dei viaggi altrui 
ne ho piene le pagine.
E poi
devo trovare
una storia
che il lettore non riesca 
più a mollare.
E allora 
cosa c'è di meglio
di una storia
che d'amore non è 
che d'odio non è 
che d'amicizia non è
che di indifferente non ha
(mai avuto)
nulla?






giovedì 5 dicembre 2024

Coda di paglia?

Come capita
(quasi)
tutti i giorni
anche oggi
ho parlato
e ora scrivo di te.
C'è stato un attimo 
in cui ho temuto
di doverti difendere
da (quelle che sembravano)
accuse legittime
per avermi fatto soffrire.
E ormai lo so
che un amore
che chiede di essere difeso
da accuse 
sagge e a lungo meditate
ha una coda 
talmente lunga
(ma anche di paglia)
che diventa così anonimo
(senza nome)
che merita solo
di essere bruciato 
senza pietà 
per purificare 
cuore e mente 
voltando finalmente pagina.
Ma anche questa volta
il nostro amore
ne è uscito illeso
senza bruciatura alcuna.
E la coda, allora?
È troppo presto
per pensarci.
(Io e te)
siamo (ancora)
a metà strada 
tra Mente e Cuore.



mercoledì 4 dicembre 2024

Smart box

Certo
anch'io ho avuto 
la tua età.
Ma non 
la tua spensierata giovinezza.
Io
che non ho mai preso 
un volo al volo.
Io
che non ho mai avuto 
un amore da costruire
giorno dopo giorno.
Dirai
che ho avuto molto altro.
Forse (hai ragione tu).
Ma vorrei vivere 
con te
almeno un giorno.
Ma riesci a immaginare?
Io e te
(rac)chiusi in una smart box
che la Vita ci regala.
Scegli tu
dove andare 
Scegli tu
cosa fare.
E
se rimarrai deluso
dalla giornata insieme 
che la Vita 
avrà voluto regalarci
ti prometto 
che le scriverò 
un'accorata lettera di scuse.
Sono sicura
che lei le accetterà 
e ti regalerà 
il resto della tua vita 
lontano da me.




martedì 3 dicembre 2024

Big Bang

Desidero ancora innamorarmi?
La domanda, lo so
aleggerà ancora 
per molto tempo.
Ma credo 
lo farà solo nella stanza 
della Curatrice.
O quantomeno 
non nella tua.
Perché lì
lo so da sempre
la risposta c'è sempre 
(stata).
E anche altrove.
Desider(i)o.
Forte emozione provata
sotto un cielo buio
perché senza stelle.
E quante volte 
abbiamo parlato 
io e te
delle stelle?
A te 
sono sempre piaciute.
Io 
le ho rese spesso
protagoniste dei miei versi
(ma solo) perché
suonavano bene.
Stelle.
Ennesima parola che
(di fronte a te)
cambia significato.
E allora 
che ne dici 
di un Big Bang
che cancelli le stelle?
Solo così 
tutto fra noi
potrebbe finire.



lunedì 2 dicembre 2024

Gocce in vaso

D'ora in poi
le tue parole
saranno gocce 
che faranno traboccare 
il vaso.
Quello 
della mia capacità
di ascoltarti 
senza (re)agire.
No.
La mia non è stanchezza.
È piuttosto bisogno 
di raccogliere la sfida 
che da tempo 
mi hai lanciato.
Rimanere indifferente 
davanti a te
ai tuoi silenzi
ma soprattutto 
alle tue parole.
Quelle 
che mi portano lontano 
pur rimanendo sempre qui
nei luoghi 
dei nostri incontri.
D'ora in poi
porterò con me
un piccolo vaso
che conterrà
tutto di noi.
Parole.
Gesti.
Sguardi.
Silenzi.
Ci guarderà indifferente.
Ma noi aspetteremo
il momento in cui
farà traboccare la goccia.
Quella che cambierà tutto 
tra noi
che rimarrem(m)o 
sempre e comunque.
Noi.






domenica 1 dicembre 2024

Film di Natale

Dov'è finita la musica 
che mi avevi promesso
avrebbe riempito 
la (tua) nuova stanza?
Ancora non c'è.
Ti consiglio di portarla
al più presto con te
per riempire il silenzio 
che presto si creerà 
ora che non vuoi più 
narrarmi di te.
Ora che io
non sopporto più 
la storia della mia vita
e quella che ho inventato 
per farmi compagnia 
quando tu non ci sei
non rispetta i confini
che a fatica 
hai messo 
tra noi.
Eppure, credimi
è la mia storia migliore.
Ma tu, ti prego
porta la (tua) musica.
Sarà questo 
il mio film di Natale.
Quello che 
la mia mente
trasmetterà in loop
per vestire a festa 
anche il mio cuore.

sabato 30 novembre 2024

Show, don't tell

Mostra(mi),
non raccontar(mi).
Per il Mondo
regola per costruire
un racconto avvincente.
Per noi
fonte di infiniti equivoci.
Tu racconti
e la mia mente
traduce in immagini
le tue parole
costruendo 
(anziché un racconto avvincente)
un improbabile show.
E quando tocca a me
raccontarmi?
Lo so.
Secondo la regola
dovrei limitarmi
a mostrarmi
lasciando a te
libertà di pensiero.
Una volta l'ho fatto.
Ma siamo finiti
prigionieri 
di silenzi infiniti
trascinando con noi
anche il nostro racconto
lasciando il (nostro) Lettore 
interdetto e deluso.
Da qualche tempo però
ci siamo ripresi.
L'abbiamo fatto per noi
certo
Ma un po' anche per chi
vorrebbe sapere
se il nostro improbabile show
potrà mai diventare
un racconto credibile.







venerdì 29 novembre 2024

RitrArtista di piazza

Ora (forse) ho capito.
Dovrei trasformarmi
in un'artista di strada.
Più precisamente
in una ritrattista.
È lei, infatti
che vive e lavora
al centro di una piazza.
Io, invece
dovrei solo attraversarla.
Ma non troppo velocemente.
Ma non troppo distrattamente.
Altrimenti 
come potrei mai vedere 
se mi passa accanto 
l'uomo della mia vita?
E se fosse lui
a essere troppo distratto
per accorgersi di me?
E a nulla varrebbe
correre
al centro della piazza 
e gridare 
alla mia RitrArtista di Piazza
che anch'io potrei 
commissionare un ritratto.
Il ritratto
di uomo
seduto al tavolo
di un ristorante 
in riva al mare.
La bocca spalancata
in una risata.
La camicia leggermente aperta.
(Anch'essa rilassata?).
Un modo per dire
che no.
Non sono 
(ancora?) su piazza.






giovedì 28 novembre 2024

La candela

Lasciami giocare
con la fantasia.
La stessa 
che non mi permetti
di usare
per rispondere 
alle tue domande
abituato come sei
a smascherare
ogni mia bugia.
Esattamente 
come fa 
una candela 
che 
con la sua luce fioca 
dà torto all'oscurità 
che la circonda
disegnando 
nuovi contorni
alla realtà 
nei suoi dintorni.
Ma ora, ti prego
spegni la fiamma
e nel buio mostrami 
i contorni di ciò 
che potremmo 
ancora essere.




mercoledì 27 novembre 2024

Natale in anticipo o Pasqua in ritardo?

Ci avviamo
a grandi passi
alla fine dell'anno
confuso e stordito 
come altri sono stati
nel recente passato.
Ma anche quest'anno
il nostro Natale in anticipo
è lì, nitido e chiaro 
ad aspettarmi.
Non solo
con un regalo a sorpresa 
ma soprattutto 
con un abbraccio
(spero)
non così impacciato
come sono stati
gli ultimi.
Ti hanno forse
colto di sorpresa?
Una sorpresa amara
solo ora 
me ne rendo conto.
Ora tocca a me
provare imbarazzo.
Sposto lo sguardo 
in giro per la stanza.
Sì.
Sto cercando il mio regalo.
No.
Non sono una bambina capricciosa.
Ma sai
i regali non ricambiati
hanno il sapore amaro
dei regali non graditi.
Ma perché?
Cosa ti aspettavi?
Non ti aspettavi nulla
perché quest'anno 
nulla avevi deciso
di regalarmi?
Siamo all'ennesimo equivoco.
Anzi
oserei dire
al nostro primo litigio.
Litigio che
si scioglierà 
come la cioccolata
che alla fine
mi hai regalato.
E la berremo 
a piccoli sorsi
mentre fatichiamo
a trattenere le risate.
Ormai 
se n'è andato 
il nostro Natale in anticipo.
Ma mi piace pensare 
che questa altro non sia
che la nostra Pasqua in ritardo.






martedì 26 novembre 2024

(Vittime di una) zavorra

Salto alcune pagine.
Quelle rimaste bianche 
da quasi un mese 
di mancata scrittura.
Sento la forte tentazione 
di ricominciare 
dal pensiero di oggi
saltando a piè pari
i pensieri che
in quei giorni 
hanno attraversato
la mia mente
senza riuscire 
a raggiungere 
la superficie. 
Forse 
erano troppo pesanti
Certamente profondi.
Insondabili
nella loro profondità.
Ma non saranno mai
(vittime di) una
una zavorra
capace di rendere 
sprecata poltiglia
le pagine future.



lunedì 25 novembre 2024

Donna di Valore

Verrei ovunque
accanto
alla tua Anima delicata.
Perché
lei ha diritto di parola
anche oggi
che tutto il Mondo
si tinge
di rosso
(Sangue e non Passione).
Verrei ovunque 
perché 
ho imparato ad apprezzare 
ogni tuo gesto
ogni tua parola.
Ti ho cercato
e sono rimasta
perché sono Donna di Valore.
(Non valorosa).
Se dovessi
essere coraggiosa 
per rimanerti accanto 
sarei già scappata.
Invece
verrei ovunque
accanto 
alla tua Anima delicata 
perché 
mi sento forte
della mia forza
accanto alla tua forza.

domenica 24 novembre 2024

Ma le stazioni chiudono mai?

La vita là fuori 
non mi attira per niente.
Nemmeno
quella ibrida
composta da ciò 
che sullo smartphone arriva
perché raccontata da altri
e da ciò 
che dallo smartphone parte
perché narrata da me.
E così mi allontano
anche da quel crocevia
di arrivi e partenze
che è la stazione.
Il luogo da cui
è iniziato ed è finito 
il mio ultimo viaggio 
verso il Mondo 
lontano da qui.
Così 
non ho più 
un posto dove stare
nè in compagnia
nè in solitudine
ad aspettare
che se ne vada 
anche l'ultimo treno 
e che la stazione chiuda
in attesa che io
sia di nuovo attirata
dalla vita là fuori.
Ma le stazioni 
chiudono mai?

sabato 23 novembre 2024

Letargo

Sai che ti dico?
Da oggi
cambio strategia.
Sì, lo so.
Questa strategia 
non ti piacerà.
Avrà l'odore a te sgradito 
dell'inerzia.
Ma dormire il più a lungo possibile 
mi servirà 
a superare senza soffrire 
il gelido inverno 
che sto vivendo
in attesa di tempi migliori.
Proprio come fanno gli animali
quando 
per proteggere se stessi
si ritirano
lontano da tutto e da tutti.
Tornerò 
prima della primavera?
Lo spero.
Ma soprattutto mi auguro 
che tu possa vedere
(e forse apprezzare?)
il mio ritorno 
a una vita nuova.




venerdì 22 novembre 2024

Racconto mancato

Ancora una volta
trascino anche noi 
nelle nebbie del mancato racconto.
Ho provato a resistere 
credimi.
Poi ho deciso 
di accettare 
di aspettare 
senza nulla forzare.
Come quando 
il sonno mi coglie improvviso
costringendomi 
a leggere più volte 
la medesima riga.
E così 
chiudo gli occhi 
e mi arrendo
alla mancanza di pensiero
ma anche alla speranza 
di ritrovare in quel silenzio 
il tuo sorriso.

giovedì 21 novembre 2024

Guai all'inerzia!

Sono stanca
ma non voglio rimanere
a fissare il soffitto
contando i minuti
che comunque 
passano velocemente.
Sono stanca
ma guai all'inerzia!
Me lo dici anche tu.
L'inerzia 
è la peggior decisione
che tu possa prendere!
Allora scrivo.
Scrivo ancora.
Scrivo lettere d'aiuto.
Devo capire perché.
Perché 
le parole mi hanno lasciato 
(così sola).
È normale.
Non ti hanno abbandonato.
Avete solo bisogno 
di una pausa di riflessione.
Ora chiedo a te
Ti basta questo
come prova 
che non mi sto buttando via?
E poi 
sai 
anche l'inerzia è una forza.
Una forza fastidiosa
perché decide lei 
dove portarti.


mercoledì 20 novembre 2024

Sterzare

... ma non tutto è perduto.
Non lo è 
la nostra storia.
La nostra storia
di cui la Curatrice 
custodisce
almeno una copia.
Così 
corro da lei
nella speranza 
di trovare le parole 
che non trovo
più altrove.
Sarà il mio momento 
di spensieratezza rilassante.
La stessa che vivo
quando tu sei con me 
Invece no.
Anche qui le parole 
si confondono.
Ma non davanti 
ai miei occhi.
Ma non a causa
delle lacrime.
Non piango mai
quando parlo di te.
E poi
quante volte 
le lacrime 
hanno virato 
in una risata
parlando di te?
Ma la confusione no.
Anche se 
cambia bruscamente direzione 
sempre confusione rimane.
E anzi 
nella manovra incontrollata 
rischia di spezzarsi 
in minuscoli pezzi.
Troppo piccoli 
per poter essere ricomposti
senza perdere (di vista)
ciò che mi rende(va) felice.






martedì 19 novembre 2024

Pronto soccorso

Un armadio
in una stanza
in cui non entro 
quasi mai.
Lì relego 
le mie parole confuse.
Ed evito pure
di rileggere tutte le altre.
Quelle talmente chiare 
da essere 
persino abbaccinanti.
Troppo impietoso 
il confronto.
Relego e non rileggo.
E pensare che quella
è la stanza 
del pronto soccorso.
Lì trova cura 
il corpo 
quando sta male.
Ma la mente?
La mente
vorrebbe solo fuggire
dalla cura del corpo.
È lei infatti
che le rende
impossibile vivere.





lunedì 18 novembre 2024

Sgomitare

Parole sparse.
Parole sole.
Mai una frase
di senso compiuto.
Giorni che scivolano
crollando verso la notte.
Notte 
che dovrebbe portarmi 
un'alba di idee
talmente affollate
da sgomitare
pur di farsi ascoltare.
Invece no.
Nuovo giorno
vecchia confusione 
ma sempre nuova 
per me che già 
più non la sopporto.



Punto di rottura?

Incomprensione.
Indifferenza.
Ma rabbia mai 
tra noi.
Almeno fino a oggi.
Oggi
che stringo i pugni
e dai pugni chiusi
lascio trapelare 
un amaro sorriso
che tu non vedi
impegnato come sei
a sorridermi a tua volta.
Un sorriso 
che io non vedo
perché oramai ho deciso 
che d'ora in poi 
proverò solo rabbia.
Forse è questa 
la fine tra noi?
Il punto di rottura?
[continua]

domenica 17 novembre 2024

Cuore all'asta

Non ti avrò.
Eppure
non posso fare a meno
(di parlare) di te
quando parlo
della mia (mancanza di)
felicità.
Parlo di te
ma non 
con te.
Se
non ti avrò 
perché dovrei
parlare con te?
Eppure
con qualcuno
dovrò pur parlare?
Così parlo solo
con la mia Curatrice 
(questa volta anche)
Fallimentare.
Sì.
Perché ancora una volta 
il mio cuore
ha fallito il bersaglio.
Ma questa volta 
non voglio 
metterlo tutto all'asta.
Infatti
ne avrai sempre una parte.
Quale parte?
Sceglila tu.
Piccola o grande che sia
se qualcuno verrà 
dopo di te
dovrà rinunciarvi.
E non si azzardi a rubare 
il martelletto
al banditore 
per indire 
una nuova asta.


sabato 16 novembre 2024

Radici felici

Pianta
dalle radici malate
il mio amore per te.
No.
Non ho detto
che è 
il mio amore per te 
a essere malato.
Lo sono solo
le sue radici.
Eppure 
sembra(va)no
radici felici 
ma erano solo 
radici paurose
di essere felici.
Ma se mai
mi fossi innamorata di te
mai avrei capito 
che l'albero del mio amore
non è poi 
così felice.
Eppure 
a rendermi felici 
sei (ancora una volta)
tu che senza dire nulla 
mi hai detto 
che non sono felice.


venerdì 15 novembre 2024

Storia di fiume

Titolo
Scrivi la storia
della tua vita.
Consigli per lo svolgimento 
Fa' che sia 
una storia di fiume
ricca di anse
E dove le metto
le ansie?
Loro saranno
i fondamentali punti di svolta
che renderanno il corso
(del fiume)
davvero avvincente.
E le gioie allora?
Quelle saranno il rettilineo
della strada di fiume.
E quando potrebbe finire
questa storia?
Quando finisce
il fiume d'inchiostro
necessario
per dare voce 
alle emozioni 
che viaggiano
dalla mente al cuore.
(O dal cuore alla mente).
E il finale?
Ti auguro che
dopo questo lungo viaggio
il tuo fiume
venga travolto 
dall'abbraccio 
di un mare focoso.









giovedì 14 novembre 2024

L'architetto

Ti immagino vivere
finalmente
in una casa tutta nuova.
Vanne orgoglioso
mi raccomando.
Le fondamenta 
sono fatte 
della tua paura 
intrecciata insieme
a fili del tuo pianto.
Come dici?
Una casa non può reggersi
su fondamenta così brutte?
Saranno pure brutte
ma sono le più solide, credimi.
Avresti preferito abitare 
in una casa 
costruita su una discesa
talmente ripida
da farsi parete scoscesa?
E che dire poi
degli specchi che qualcuno 
si ostinava ad appendere
per fatti apparire
l'esatta copia
di ciò che voleva tu fossi?
Sii orgoglioso
di esserti sottratto al gioco
di averlo smontato
e reso innocuo.
Perché 
un abile architetto
progetta case vere 
non giocattolo.
Perché
solo queste case
possono ospitare 
i più complic(at)i giochi d'amore.

mercoledì 13 novembre 2024

Bacio in volto

La porta è chiusa
ma le voci si sentono 
forti e chiare.
Soprattutto 
troppo chiare.
E mentre 
lo stomaco 
si contrae 
come quando 
ho paura
(Ma paura di cosa?)
il mio cuore 
sa di avere torto
eppure non ce la fa
a non accartocciarsi.
Un foglio stropicciato 
che prima 
che si apra quella porta
vorrei gettare nel cestino.
Ma qui
i cestini non sono previsti.
Questo 
è un luogo di attesa.
E dell'attesa 
non si butta via nulla.
Al massimo
si scrivono parole
da portare 
sempre con sé.
La porta si apre.
Entriamo io
e le mie parole.
Scritte.
In borsa non pesano.
Sono molto più pesanti
quelle che affollano
la mia mente da giorni.
Avrei potuto 
separarle da me 
mettendole su carta.
Ma volevo 
regalartele da labbra a labbra 
come un bacio 
che ti colpisca
in pieno volto
anche se solo
nella mia mente.

martedì 12 novembre 2024

Anima addosso

Devo stare 
lontana dal tuo corpo.
Questo mi è chiaro.
Permettirmi almeno 
di tenere 
tra le mie braccia 
la tua anima 
che sento insicura.
Non temere.
Amo le anime insicure.
Con loro 
non si finisce mai 
di parlare
e parlando impar(iam)o
a stare vicini
pur dalla giusta distanza.
E spero 
che con queste parole 
sia tutto più chiaro.
A te
ma anche al Mondo.
Quel Mondo 
che spesso confonde
la tua anima 
con la mia.
Quel Mondo 
che spesso pensa 
che parli
(e scriva)
sempre e solo 
addosso alla mia anima.

lunedì 11 novembre 2024

Calma e sangue freddo

(Ora forse ho capito).
Hai paura
di ferirmi.
Lo so.
La vista del sangue
ti fa male.
Ma l'anima 
non ha sangue.
E poi calmati.
Non mi stai ferendo.
Lo so.
Avere paura
evita di commettere
errori
anche molto gravi.
Ma tu calmati.
Altrimenti 
la tua anima
rischia di diventare 
più rigida del mio corpo.
Un corpo che
(nessuno lo sa meglio di noi)
appena prova a muoversi
è travolto da dolori paralizzanti.
Ma così come riesci
ad avere ragione 
del mio corpo rigido
così sono sicura che sai
come sbloccare
la tua anima
che può così evitare
di andare a sbattere
contro ciò che sono.
Quindi, te lo ripeto
Calma e sangue freddo.
Perché entrambi sappiamo 
che le tue emozioni 
abitano altrove.






domenica 10 novembre 2024

Gelato alla carta vetrata

Sono passati ben sei giorni.
Solo ora
riesco a tirare le righe
di quella giornata trascorsa 
a scartavetrare
la mia anima
perché 
facesse chiarezza
su ciò che siamo.
Lo so.
Qualcuno potrebbe dirmi 
che da quando ci conosciamo 
non scrivo (né parlo) d'altro.
Il dubbio
presuntuoso
arrogante
ripetitivo
si è insinuato
anche in me
cosa credi?
Eppure 
quando mi ha(nno) detto
Scegli.
non ho avuto dubbi.
Ho scelto te.
Ho scelto noi.
Noi che siamo 
la relazione
più completamente problematica 
che abbia mai vissuto.
Ma anche 
la più variegata
quindi
la più gustosa
esattamente 
come un gelato
arricchito con altri gusti.
Gusti che
scrivendo 
ho potuto assaporare appieno.
A cosa è servita, allora
la carta vetrata.
Mi piace pensare
sia (stata)
un guscio ruvido e resistente
che nasconde 
la fresca dolcezza 
di ciò che
(nonostante tutto)
siamo noi.

sabato 9 novembre 2024

Il murales di Ariel

Pareti bianche e spoglie.
Anonime.
A te 
piace così
per accogliere tutti
allo stesso modo
bianco neutro.
Ti piacerebbe
una bacheca 
con le parole di tutti (noi)?
Troppo invadente?
Un murales 
con i pensieri di Ariel?
E a chi ti chiedesse
Chi è questa Ariel?
Cosa risponderesti?
Una donna che ha invaso
par(e)ti sempre più consistenti
della mia vita?
Allora
ti do un consiglio 
Permetti
a coloro che vengono da te
di strappare 
(e portare via?)
le mie parole.
Così da restituirti
una parete 
spoglia(ta della mia invadenza).

venerdì 8 novembre 2024

Dammi il La!

Una stanza tutta nuova.
Una stanza tutta tua.
Con me porto
le parole 
che per te
ho messo insieme 
cancellato 
copiato
riscritto
non so quante volte.
Entro.
Cominciamo.
Attendo che arrivi 
il momento giusto
che non è mai arrivato.
E mentre parliamo
passano i (sotto)titoli
di ciò che vorrei dirti.
Eppure
avevo preparato tutto.
Anche il giorno 
era perfetto.
Otto
il mio numero.
L'infinito.
Un tempo 
che non ha bisogno 
di una prossima volta.
Invece per noi
una prossima volta 
ci sarà (anche questa volta).
E infatti
ne parleremo 
la prossima volta.
Con noi
ci sarà anche la musica.
E sarà lì
che mi darai il La
per dare la possibilità 
alle (mie) parole
di fuoriuscire
e fluire
nella stanza tutta nuova
nella stanza tutta tua.






giovedì 7 novembre 2024

Esercizi di scrittura (Learn by heart)

Parola d'ordine
Sperimentare.
Già, ma che cosa?
Ma che domande!
Varie tecniche di scrittura.
È ovvio.
E così 
ricopio sul mio quaderno 
l'elenco 
delle varie tecniche
di scrittura 
e scopro che
grazie al dialogo intermittente 
con te 
le ho sperimentate
(quasi) tutte.
Ho tenuto traccia 
delle nostre emozioni.
Ho scritto lettere
che (però) puntualmente
ti ho consegnato.
(Forse)
avrei potuto tenerle per me.
Sarebbe stato affascinante
leggerle e rileggerle
per sentirti accanto 
anche quando non ci sei.
No.
Non per colmare 
un vuoto.
Non ti userei mai
in questo modo!
Eppure le parole 
che ti ho indirizzato 
le ho imparate 
con il cuore della memoria 
come dicono gli Inglesi.
Impossibile invece
creare un giornale 
che parli di noi.
Io potrei scrivere le didascalie 
ma per quali foto?
Per quelle di noi due
che non abbiamo 
e che mai avremo?

mercoledì 6 novembre 2024

Evacuazione?

Scrivo 
per liberarmi
dalle scorie 
di una quotidianità 
sempre più difficile.
Ma io 
preferisco pensare che
scrivo
prima che pietre 
mattoni e calcinacci
mi piombino addosso 
lasciandomi inerme.
Questo per me
significa evacuare.
Trovare un posto più sicuro 
dove vivere.
Invece poi
le scorie tornano.
Che senso ha allora
rimanere?

martedì 5 novembre 2024

La fortezza

(Hai già fatto 
tutto ciò che potevi)
ora devi solo 
pensare a te stessa.
Una a una
queste parole
mi sono perfettamente chiare.
Ma finisce qui.
Potrei anche lasciare 
in questa stanza
ma scelgo
di (ri)prenderle con me
nel tentativo 
di farle attecchire 
nella terra di mezzo
contesa tra mente e cuore.
Ben presto però 
mi accorgo
di avere tra le mani 
non una manciata di semi
ma una pila 
di pesantissimi mattoni.
Li guardo perplessa
ma poi capisco.
Con questi mattoni 
costruirò la fortezza 
oltre il quale
tu non saprai mai
se ho imparato o meno
a pensare a me stessa.


lunedì 4 novembre 2024

Torto marcio

(Forse)
ho torto marcio
ma tu non marci
sul mio (torto) marcio
e anzi 
ti avvicini a esso 
con discrezione.
Con delicatezza 
lo togli 
dal mio pensiero dominante.
E io mi sento
un fragile frutto 
attaccato 
al ramo della (mia) vita
in modo spesso instabile.
Mentre tu rimani
quel raggio di sole
che mi accarezza
la pelle dell'anima
prima che senta troppo freddo.

domenica 3 novembre 2024

Giro di boa! (Ritorno senza fine)

Senza punto di domanda 
questa volta
ma con convinto
punto esclamativo
Certo
anche io e te 
cominceremo 
il nostro viaggio di ritorno.
Ma è un ritorno
senza (una) fine
ma un ritorno all'inizio.
Ritorn(erem)o 
in una stanza singola
solo per noi due.
Dove le parole 
tra noi
ritorn(er)an(n)o
a fluire su di noi
come acqua
che prima c'era
e ora non ci sarà.

sabato 2 novembre 2024

Diario sottinteso

Ho riaperto quel diario 
che sarà 
sempre e solo nostro.
Ne ho riletto
alcuni brani
e li ho riscoperti
totalmente privi
di sottintesi
così come a volte vorrei
che fosse
la comunicazione tra noi.
Ma 
senza di loro
non esisterebbe nemmeno 
il nostro diario.
E, mentre lo chiudo
sono certa 
che esisterebbe 
anche se il nostro amore 
fosse real(izzabil)e.
Perché 
non è amore
se ha bisogno 
di costanti sottotitoli.
(a spiegare tutto).
Perché 
non è amore
se non ha bisogno 
di costanti sottintesi.
(a non spiegare tutto ciò che 
se fosse spiegato
finirebbe un amore).


venerdì 1 novembre 2024

Guanto nudo?

Di nuovo casa.
Ancora voi.
Ma questa volta
nella città del mio cuore.
Cuore 
di cui anche oggi
ti prendi cura.
Lo fai (anche) parlandomi
di lei.
Ma come?
Anche se sai tutto di noi
mi parli ancora di lei?
No. 
Non sono arrabbiata.
Ma voglio 
lanciarti una sfida.
Se tu 
mi parli di lei
io 
ti parlerò di noi.
No.
Non è un guanto
né tantomeno 
un vanto 
e forse nemmeno
un vantaggio
per me.
Ma la nostra 
non è una gara.
Le tue mani 
(così come le mie)
sono sempre nude.
E quindi almeno 
hanno il permesso 
di sfiorarsi.
Come i nostri cuori.
Come le nostre anime.

giovedì 31 ottobre 2024

CondensAforisma

Scrivi 
testi troppo lunghi.
Condensa ognuno
in poche righe.
Per ognuno 
trova il filo conduttore.
Troppo corto
il filo.
Quasi solida
la condensa
che rischia di diventare
null'altro che
gelido e immoto ghiaccio.
Così immagino 
la nostra storia inutilmente scritta 
sul ghiaccio ormai sciolto.
La nostra storia 
che sempre
mi prenderà 
(la mano mentre scrivo)
che mai si (rap)prenderà 
in un solido aforisma.


mercoledì 30 ottobre 2024

(Im)prevedibile e (ir)riproducibile

Imprevedibile.
il nostro incontro.
Prevedibile
provare dei sentimenti per te.
Tu
invece 
sembr(av)i trovare
tutto assolutamente 
imprevedibile.
Io
rid(ev)o al solo pensiero
del tuo insensato stupore.
Tu 
che dopo tutto questo tempo 
mi scrivi 
che qualcosa avevi intuito.
Come a dire
È sempre la solita storia?
Storia
che continuo a raccontare 
nei miei versi.
Versi
che ancora non so
se hai trovato 
riproducibili.
Un sinonimo gentile 
per dire banali?
O Irriproducibili
e quindi unici?
Poco importa in fondo 
se riempio di parole
una pagina senza fondo.
E lasci pure che siano 
prevedibili e riproducibili.
Perché 
conosci a memoria 
ciò che già prevedi.
(e non serve più tornarci sopra).
Perché 
puoi decidere 
di non ascoltare più 
le (mie) riproducibili parole.
Parole che
se ascoltate all'infinito 
è ampiamente 
prevedibile 
possano diventare irrimediabilmente 
irriproducibili.



martedì 29 ottobre 2024

Mi presti il tuo (cog)nome?

Carissimo Amore Impossibile,
ho ricevuto le parole
di una Donna coraggiosa
che ha avuto la forza
di chiamarti per nome
nell'intero libro 
che ti ha dedicato.
Io invece 
mai una volta 
ho permesso alla mia penna 
di tracciare il tuo nome.
No, per favore.
Non pensare che io
tenga meno a te.
Semplicemente 
Carissimo Amore Impossibile
ho scelto di custodire
il tuo nome nel mio cuore 
per poterlo pronunciare
ad alta voce 
quando da me sei lontano.
Eppure 
ci sono momenti in cui
sorrido pensando 
a come mi piacerebbe 
fare del tuo (cog)nome 
il mio nome d'arte.
Perché 
(anche se)
non ci amiamo
amiamo raccontare.
Tu
la Vita com'è.
Io 
la Vita come vorrei (che fosse).



lunedì 28 ottobre 2024

Appunt(ament)o

Non era il primo.
Non era con te.
Ma l'avevo preparato
con estrema cura.
Eppure
ho buttato tutto al vento
parlando solo di me
e del mio
dannato presente.
E quando finalmente 
è arrivato il tuo tempo
il mio era 
maledettamente scaduto.
E così 
ho dovuto 
prendere un nuovo appuntamento 
prima che i miei appunti 
divenissero l'ennesima puntata 
della nostra storia.

domenica 27 ottobre 2024

La ruota panoramica

Curatrice
Le auguro 
di vivere
un amore corrisposto.
Io
Grazie.
Ma non so
se sono pronta.
Prima dovrei
trovare il coraggio 
di odiarti così tanto 
affinché rimangano 
solo le ferite 
che (non) mi hai (mai) inferto.
Così è (sempre) stato
prima di te.
Ma tu 
non sei mai stato
ciò che è sempre stato.
Come se volessi dirmi
che anche nei momenti peggiori 
avremmo trovato 
una soluzione 
affinché la dissoluzione di noi
non fosse disciolta 
in lacrime ostinate e rabbiose
fino all'aridità
dello sfinimento.
E così
fino al prossimo amore.
Perché 
con te ho capito
che l'amore non è 
una vorticosa ruota 
su cui sale 
chi ha bisogno
di avere davanti agli occhi 
un panorama 
sempre diverso.
Perché con te
ho imparato 
a rimanere a terra
e a guardare le stelle
seguendo i tuoi occhi.




sabato 26 ottobre 2024

Nuovi episodi?

Una storia
che appena sfiora la fine 
si apre 
a nuovi episodi.
Questo siamo
io e te.
Una storia
che non ha certo bisogno 
della scrittura 
di un doppio finale
per seguire
gli umori del pubblico.
E anzi
più il pubblico ci dice
che di noi 
si è stancato
che non ne vale più la pena 
più io grido
la potenza narrativa 
dei nuovi episodi.
E intanto 
a te chiedo sottovoce 
se vuoi rimanere al mio fianco.
Non per recitare
ma per vivere.

venerdì 25 ottobre 2024

Bar Ai Due Tucani

Due tucani
in un vassoio.
Oggi
ti accolgo così.
per festeggiare me stessa
ancora una volta.
Oggi
siamo soli.
Come soli
sono coloro
che si danno appuntamento 
in un bar
luogo né dell'uno
né dell'altro 
dove nessuno 
fa troppo caso
a noi due.
Occasione perfetta 
per parlarti di noi.
Invece
sei tu a parlare
ma a parlare di me.
Lo fai
parlando di tutto
ciò che ci accomuna
e quel che ci divide.
Silenzio 
nel mezzo.
Sarebbe il mio turno
di parola.
Invece scelgo 
di farmi avvolgere
dal nostro silenzio.
Un silenzio
che nella mia fantasia 
(ci) porta lontani.
Nella patria dei tucani?


giovedì 24 ottobre 2024

La Roberts tatuata

Ma chi l'avrebbe mai detto?
Persino Julia Roberts 
mi parla di noi!
Lo fa quando dice
Sai che è vero amore 
anche quando vuoi 
la felicità dell'altro
pur sapendo che tu
non ne fai parte.
Avrei voluto
scriverla dappertutto.
Ho persino pensato
che avrei potuto 
tatuarmela sul baccio.
Proprio io
che non sopporto
i tatuaggi!
Ma poi ho deciso
che te la regalerò.
Lo farò
solo con la mia voce.
Come dici?
Si disperderà nell'aria
senza lasciare 
traccia alcuna?
Hai ragione.
Ma solo così 
potrai decidere
se portarla con te
o chiuderla per sempre
nella (tua) stanza.

mercoledì 23 ottobre 2024

Leggere(Spensierate)zza

Il Mondo mi augura
di leggere.
(Forse)
per evitare 
brutti pensieri?
Come potrei
esserne sicura
se oggi
non sono riuscita a leggere 
una riga che sia (stata)
una?
E poi arrivi tu
che mi auguri
almeno per oggi
Spensieratezza.
Ma tu sai 
che non so stare
senza pensieri.
Io che quando non so
a cosa pensare
penso a te.

martedì 22 ottobre 2024

RimbalzoCasa

E se fossi rimasta
lì dove ho lasciato
un pezzo di cuore?
Me lo sono chiesta spesso
in questi anni.
Ma non oggi.
Oggi che le lacrime 
hanno accompagnato 
l'aprire e il chiudere
ante e cassetti.
Come quando 
si svuota una vita
per riempire
altre vite.
Vite a metà 
perché un'intera casa
sarebbe troppo grande
per ospitare
solo la mia vita.
Vita
che si smarrirebbe
dentro immense stanze 
dall'eco profonda
e rimbalzante.
Come rimbalzante
è la mia vita 
in questa casa.
Casa 
che si parla addosso.
Senza avere il coraggio 
di lasciarsi tutto alle spalle
e aprire un dialogo 
tra mura (forse) più strette
ma (certo) più intime.

lunedì 21 ottobre 2024

A passo di chitarra

Un altro passo.
Il primo
verso la musica 
l'ennesimo 
lontano da me.
E anche questo
che ti piaccia o no
è ballo.
È anche bello
e imprevedibile 
perché
l'hai detto tu
non sai ancora 
dove ti porterà 
il ritmo che invade la sala.
Da dove proviene?
Forse da una lontana chitarra
eccessivamente amplificata
fino a coprire 
il mio desiderio 
di guardarti
mentre sfiori
delle corde.
Sue? 
Della chitarra? 
O perché no
del (mio) cuore?

domenica 20 ottobre 2024

Dieta

Vuoi vedere
che per colpa tua
sarò pure costretta 
a mettermi a dieta?
Non c'è amore tra noi
eppure io credo
che ci sia molta energia 
tra noi.
Energia 
che produce
immagini impossibili
di noi.
Energia 
che vorrei le bruciasse 
prima che dal cervello
arrivassero al cuore.
(Esattamente come fa 
la dieta più efficace 
con le calorie).

sabato 19 ottobre 2024

Imparando

Mentre aspetto il tuo ritorno 
ripenso 
a tutti i viaggi fantastici 
che ho fatto 
accanto a te
ma anche 
lontano da te.
E così sto imparando
la bellezza 
di averti accanto.
E così sto imparando
l'obbligo 
di starti lontano.
Ma non illuderti
di potertene andare
tanto presto.
Ti ho solo detto che 
sto imparando.
Ma non credo arriverà mai
il tempo del
ho imparato.
Ora proseguo da sola.


venerdì 18 ottobre 2024

(Nel) nome d'(ell)arte

Lei
non ha bisogno 
di nascondersi
dietro 
un nome d'arte
ed è conosciuta
in tutto il Mondo.
Io
chiusa 
nel mio (piccolo) mondo
uso un nome d'arte
perché non voglio nascondermi
ma neppure svelarmi.
Tu 
posi i tuoi occhi 
sia su chi
non si cela
sia su chi scrive
da una piccola cella
inteso come luogo
da cui le parole
faticano a uscire
nel tentativo
di attraversare
il Mondo.
Non so
quale arte
apprezzi di più.
(Ammesso che
tu voglia scegliere).
Rimane il fatto
che entrambe viviamo 
nel nome dell'arte.




giovedì 17 ottobre 2024

Rifug(g)iArte

Di nuovo una cornice.
Ma questa volta
non accoglierà il tuo sorriso.
Di nuovo una cornice 
ma questa volta 
sarà appesa a una parete.
In mezzo ad altre cornici, certo
ma pur sempre 
la più importante.
(Mi) racconti
cosa conterrà 
ma io non riesco
a emozionarmi.
Ma non ti preoccupare.
Mi capita
con tutte le cornici.
Piuttosto 
mi emoziono
quando (mi) racconti
in quelle cornici 
ti rifuggerai
per rifuggire
l'arte contemporanea 
per te (e per me)
troppo incomprensibile.
A questo punto sì
che anche la mia emozione
è  libera di uscire dalla cornice
e prendere realmente vita.
E io e te
guarderemmo quei quadri
con gli stessi occhi?
Anche questa domanda
potrebbe essere messa in cornice 
e appesa a una parete 
Rimarrà 
una domanda incomprensibile
per te (e per me)
contemporaneamente.
Una domanda
in cui io mi rifugio 
(specie quando tu non ci sei)
e che tu 
per fortuna rifuggi
perché sei libero
dalla mia presenza.


mercoledì 16 ottobre 2024

Polveriera

Da troppo tempo
sono (s)comodamente seduta
su una polveriera emotiva 
che 
è vero 
non è ancora esplosa.
Eppure
ci sono giorni 
in cui mi auguro 
esploda presto.
Perché 
solo un'esplosione
fragorosa e devastante
potrebbe (forse?)
spostare talmente l'aria
da rendere inevitabile
la comparsa
nella mia vita 
di un vento nuovo.

martedì 15 ottobre 2024

Avido petroliere

Non sono (più) 
una risorsa
nemmeno per me stessa.
Tu lo sai bene 
e infatti
sei ancora qui.
Quindi
sei tu
la mia risorsa.
Vorrei 
essere lo stesso
per te.
Ma tu
non ti racconti più.
E io non posso più ascoltarti
Così 
ho la sgradevole sensazione 
di sfruttarti
come un avido petroliere.



lunedì 14 ottobre 2024

Modello

Guardo
la tua vita
come si guarda
un modello.
Non per invidia.
Non perché vorrei 
una vita come la tua.
Ma semplicemente 
perché ne apprezzo 
le forme.
E so che
se dovessi plasmarle 
con plastica precisione 
mi tremerebbero
emotivamente 
le mani.

domenica 13 ottobre 2024

Manca(Vaca)nza

Domani
s(t)arò lontano da qui.
Non sarà una vacanza.
Lo so io
lo sai tu.
Eppure
entrambi saremo in vacanza.
Mancherà
(occasione di)
dialogo tra noi.
Esattamente come
in vacanza
s(t)arai lontano
dal lavoro
da me
da noi
dalle nostre parole.
Ma certo
nulla di tutto questo 
ti mancherà.

sabato 12 ottobre 2024

La SostaForma

Carissime Parole,
rimanete con me
solo il tempo necessario 
a mettervi in fila
in un testo
di senso compiuto.
Poi
vi lascio andare
e può capitare 
di non rivedervi più.
E se tornate da me
spesso siete 
così trasformate
da essere (quasi) irriconoscibili.
Vi accolgo a braccia aperte
e rido divertita.
Ma guarda
come siete diventate
sotto gli occhi 
di chi vi ha lette!
Ma questa volta
è tutto diverso.
Mie carissime Parole,
vi ho lasciate 
solo un po' imbronciate
e tornate da me 
così ciniche
che quasi 
non vi riconosco più.
Ma sarebbe troppo comodo 
incolpare le persone 
che lungo il viaggio 
vi hanno letto.
Sono stata io
a lasciarvi andare 
troppo presto.
Prima 
di avervi dato
una forma rispettosa
del mio intenzionale significato.

 

venerdì 11 ottobre 2024

La Lott(eri)a dei Sentimenti

Non si può 
lottare per tutti.
Infatti finora
ho sempre lasciato andare.
Tra le lacrime
perché pensavo
di essere stata tradita
da un uomo.
Non volevo ammettere 
che a tradirmi invece 
era una Donna 
Donna Fantasia
la mia Fantasia.
Tu, invece
l'hai subito messa all'angolo
Donna Fantasia.
Mi hai lasciato
tutto il resto 
(da vivere).
Dialogo.
Complicità.
Incomprensioni.
Mi hai lasciato
(vivere)
tutto ciò 
che c'è 
in una relazione.
E se ho avuto la forza
di sconfiggere 
la mia fantasia
posso lottare 
per difendere 
la nostra realtà.
Un premio 
estratto per caso
alla Lott(eri)a 
dei Sentimenti.


giovedì 10 ottobre 2024

SMS (Non siamo più negli Anni '90)

Non siamo più 
negli Anni '90.
Te ne sei accorto?
Cosa sono
questi monosillabi
forzatamente chiusi
sul mio telefono?
È difficile parlare?
Scrivi allora.
Per me va bene.
Ma scrivi tutto 
per favore.
Non siamo più 
negli Anni '90
quando
ogni lettera era cara
anche se d'amore 
non parlava.
E io, purtroppo 
non so più decifrare
i famosi 160 caratteri.
Ti do
tutto il tempo
che vuoi
ma poi
sarò io
a consigliarti di agire.
Dici
che sto sbagliando strada?
Raccontami tu
quale strada 
stiamo percorrendo.
Anche raccontare
è un'azione.
La più importante 
per comprendere
dove vogli(am)o andare.
Non saremmo insieme?
Ci racconteremo
a che punto 
della strada
vogli(am)o salutarci.



mercoledì 9 ottobre 2024

La forbice

Ora tu non lo capisci 
ma ti stai facendo 
del male.
A cosa ti riferisci?
Quando verrai
ripartirò da qui.
Riaprirò 
con le tue parole.
Così come
le tue parole 
in quel messaggio 
hanno chiuso
ogni possibilità di dialogo.
Perché 
quando scrivi
non parli (più)
quando parli 
non scrivi (più).
Tutto tra noi
è una forbice
che si apre 
e si chiude
per ritagliare
e dare così (nuova) forma 
a ciò che
(ancora)
non abbiamo smesso
di essere.

martedì 8 ottobre 2024

Lacrime di coccodrillo

(Qui)
nessuno sa nulla
delle nostre ultime parole.
E così 
ad aspettarti
c'è il piccolo regalo
della vigilia 
delle tue partenze.
Anche questa 
era una delle parti 
che più mi divertivano
di noi.
Non so ancora 
se e quando partirai
e soprattutto 
se ti saluterò 
con il nostro regalo
oppure solo freddamente 
da lontano.
Allora il tuo regalo 
rimarrà mio
e quel sacchetto 
pieno di gomme colorate
(r)accoglierà le mie lacrime.
Come i sacchetti 
sugli aerei
raccolgono un dolore
che nessuno deve vedere
e di cui non rimane 
che imbarazzata vergogna.


lunedì 7 ottobre 2024

Come dervisci

È tutto 
nelle tue mani 
eppure
continui a ripetermi
che dovrei agire.
E così continuiamo 
a girare intorno 
a ciò che
ho cercato di scriverti
(ma tu cos'hai capito?).
Fino all'ultimo 
ho sperato 
che questo movimento circolare
potesse trasformarsi
in una danza di dervisci
(vorticosa ma divertente?).
Ora temo invece 
che tutto sia solo
un violento capogiro.
La vista 
che diventa improvvisamente buio.
Il mio tentativo 
di aggrapparmi 
a ciò che eravamo.
Mentre la musica va
Ed è l'unica 
che veramente 
agisce.


domenica 6 ottobre 2024

Dio o no?

Da tempo
non c'è nessun Dio
ad ascoltarmi.
Mi comporto così 
anche con gli Uomini.
Con chi non mi ascolta 
non parli (più).
Eppure 
un Dio ci dev'essere ancora
se in quel mantra
ho scritto di te
e del mio desiderio 
di averti (ancora) accanto.
Eppure
un Dio ci dev'essere ancora
se effettivamente 
se mi sei 
ancora accanto
anche se a Dio 
non lo chiedo ogni giorno
come facevo un tempo
chiedendo vicinanza
a chi
se n'era già andato 
dalla mia vita
ancor prima
di averla anche solo 
brevemente visitata.

sabato 5 ottobre 2024

Il debito

L'aria mi investe
gelidamente improvvisa.
Una gran spossatezza
s'impadronisce di me.
Non dovrebbe 
essere il caldo 
a rubare le forze?
Ma anche il freddo
fa la sua parte.
Mi trascina in avanti 
verso un futuro
senza futuro.
Non inciampo.
Non cado.
La mia immobilità 
mi assicura 
un saldo appoggio a terra.
Saldo?
Non certo un'offerta vantaggiosa.
Semmai
un enorme debito 
che la Vita 
ha contratto con me.
Un debito che lei 
non intende saldare
Un debito che io
non intendo estinguere.

venerdì 4 ottobre 2024

La terza via

O amore
o nulla.
Una volta 
l'avrei pensato.
Ora non più.
Con te
è stato tutto diverso.
E se lo fosse
anche il nostro 
Non-Amore?
Certo
la tua vita
è andata 
va
andrà 
avanti.
E nemmeno immagino con te 
vie parallele.
Ma un non perderci
mai realmente di vista 
questo sì.
A questo punto 
non mi rimane altro da fare 
se non inventarmi 
un modo nuovo
per darti anch'io 
attenzione e ascolto.
Tu intanto
prova solo a dirmi
se vorrai 
raccontarti ancora.
Mi piace pensare 
che parta proprio da qui
la nostra terza via.


giovedì 3 ottobre 2024

Lancio del peso

Non so (più dire)
cosa mi abbia 
gettato addosso 
la Vita.
Forse un velo
affinché io non veda
le Vite altrui percorrere 
altre strade.
È un velo fitto 
e troppo pesante.
Eppure 
sotto di lui
ho imparato
a muovermi
parlare 
scrivere.
Ma non a squarciarlo.
La Vita 
lo farà per me.
Non prima di avermi portato 
al centro di una pedana.
da cui potrò gettare
il più lontano possibile
il peso 
di una vita vissuta 
nella nebbia velata.

mercoledì 2 ottobre 2024

MatiPenna

Non ci sei 
nella mia giornata 
di scrittura.
Eppure
la scrittura di oggi
si affaccerebbe 
anche al futuro.
Lo stesso
dove tu
(probabilmente)
non ci sarai.
(O forse sì?)
Non oso sperare.
Non oso nemmeno 
tracciare segni 
con la penna.
Forse potrei scrivere 
a matita
per poi poter cancellare.
Ma ho comunque 
la mano troppo pesante 
mentre scrivo.
Si vedrebbero comunque 
dei solchi chiari
seppur leggeri.
E poi
potrei cancellarli
con un colpo di gomma.
Ma non potrei cancellare 
il desiderio di te
nella mia vita.
La mia vita 
quella che spesso 
ho immaginato 
lontana da qui 
in tempi lontani.
Quei tempi lontani 
che ho smesso 
di rimpiangere quando 
ti ho incontrato.

martedì 1 ottobre 2024

Diritto d'AutorAmore

Io e te
non siamo una coppia.
Incipit ormai trito e ritrito
che, oramai rischia
di non incuriosire più nessuno.
Eppure, ogni giorno
scopro tra noi 
legami inediti.
Oggi, per esempio 
ho capito
che potremmo essere 
Soci in Affari.
Perché 
ti immagino 
mentre continui a leggermi
e a riconoscerti. 
Segno evidente 
che i miei tentativi
di depistare il Lettore
sono davvero pessimi.
E infatti
hai tutte le intenzioni 
di farmi pagare a caro prezzo 
le mie imprudenti parole.
O, per meglio dire
sarò io
a doverti pagare a caro prezzo
i Diritti d'AutorAmore.
Infatti 
se non ci fossi tu
nella mia vita
la mia penna
non percorrerebbe
le strade tortuose
e insensate 
di questo amore 
a senso unico
(non alternato).


lunedì 30 settembre 2024

Ombra di stampa?

Ti ho cercato
perché ti stimo.
Mi dicevano
che non saresti rimasto
se anche tu
non mi avessi stimato.
In fondo al cuore
anch'io l'ho sempre creduto.
Quel cuore 
che soffriva con te
quando avevi deciso
di mostrarmi il tuo dolore 
invece di 
fingere serenità 
sempre e comunque.
Così 
io ti raccontavo di me
tu mi raccontavi di te.
Io di me
ti racconto ancora.
Tu, invece
hai scelto 
il Silenzio (Stampa?)
Come se improvvisamente 
la tua storia
non fosse più degna
di esser(mi) narrata.
(Forse)
hai dato per scontato 
che mi facesse male
il tuo racconto
di felicità.
Per questa delicatezza
ti stimo.
Stimati anche tu
per ciò che vivi
nell'ombra.
Quell'ombra 
che nessuna macchina 
potrà mai stampare.


domenica 29 settembre 2024

Redini

Non ti piace
l'equitazione.
Eppure
ora sei tu
a tenere le redini
della nostra relazione.
Dovrei esserne felice.
Solo così 
sono sicura
che sarai davvero libero 
di rimanere o andare.
Ma io 
cosa dovrei fare
mentre tu ti prendi
tutto il tempo
per decidere?
(Avevo scelto di)
Preparare 
nei minimi dettagli 
la tua partenza.
Ma ho il terrore 
che le redini
mi possano 
sfuggire di mano
costringendo(ti) 
a una folle corsa
verso ciò che non vorresti.
Così 
lascio a te le redini
e mi godo
la tua andatura
dolce 
(nonostante io non lo sia per te).
tenera
(nonostante non ci sia tenerezza tra noi).
All'orizzonte 
non scorgo
stazione di posta alcuna.
Quando te ne andrai 
sarà lì che lascerò 
i miei pensieri per te.

sabato 28 settembre 2024

(S)vi(n)coli

È già tardi 
ma ancora mi aggiro
tra i vi(n)coli 
della mia mente
troppo stanca 
per pensare 
(ancora).
All'improvviso
da uno (s)vi(n)colo
(mi) piomba addosso 
un'auto
di grossa cilindrata 
sparata alla massima velocità.
La riconosco.
(non è la tua auto)
Tu non corri mai
troppo forte 
tra gli (s)vi(n)coli 
dei miei pensieri.
Ora ho capito 
È la mia Solitudine 
che mi attraversa 
impunemente la mente
ma che ora
sembra essere
arrivata al cuore.
Piango.
Grido.
L'auto ormai
è fuori controllo.
Buio.
Domani 
mi troverai
nell'angolo
più buio
del vicolo più lontano 
della mia mente.

venerdì 27 settembre 2024

Sbavature

Non staccare mai
la penna dal foglio.
Questa la regola
per avere
una calligrafia 
fluente e senza strappi.
Così come
fluenti e senza strappi 
sono i miei pensieri 
per te.
Pensieri 
da cui non so
(e non voglio)
staccarmi.
Anche la calligrafia
sarà bella?
(Forse) 
la forma
è stata l'unica 
che hai davvero apprezzato
se le sole tue parole
di fronte alle mie
sono state
Scrivi molto bene.
Non una parola invece 
sulla sostanza.
Ma la pagina stampata 
nasconde la calligrafia.
E così mi rifugio 
nel ricordo di quando 
hai avuto tra le mani 
la mia calligrafia.
Allora
è stata la sostanza 
a condurti al fluire 
delle lacrime.
Il mio prossimo regalo 
(forse) 
avrebbe potuto essere 
un quaderno 
coperto dalla mia calligrafia 
per te.
Ma tu
non hai strappato
la mia (ultima) lettera.
Ti sei concentrato
su ogni singola parola.
E io 
ho staccato
la mia penna
dal foglio
prima che 
tutto venga imbrattato
da imperdonabili sbavature.





giovedì 26 settembre 2024

Un(a) regista a New York

Per l'ennesima volta 
sto correggendo
la sceneggiatura del nostro
Non-Amore.
Per l'ennesima volta
rivedo il tuo ruolo 
nella mia vita.
Le domande 
che fanno girare la trama
sono sempre le stesse
Ci sarai?
Per quanto ancora?
Come te ne andrai?
Quando?
E in questo perimetro
muovo il tuo ruolo
stando molto attenta
a non farti sbattere 
contro i miei spigoli
più acuti e impertinenti.
Alzo gli occhi
per visualizzare
la prossima scena
quando...
Sullo schermo 
passano scene
di New York...
(Il tuo prossimo viaggio? 
Lontano da me, chiaramente).
Cosa si fa 
quando il cast
non è al completo?
Si interrompe
la sceneggiatura?
Si inventano nuove trame
per non sentire 
la mancanza 
del protagonista?
Si attende con trepidazione 
il suo ritorno?
Ci penserà 
quella fantasiosa 
e imprevedibile regista
che è la (nostra) Vita.

mercoledì 25 settembre 2024

La rotta

Lo so.
Ti avevo promesso 
che oggi 
avremmo riso.
Ti avevo promesso
serenità e spensieratezza.
Te le promettevo
quando stavi male 
per regalarti 
(almeno) una tregua 
dal tuo lancinante dolore.
Te l'ho promesso oggi
per stare 
nella stessa lunghezza d'onda
della tua serenità 
finalmente ritrovata.
Onda 
da cui certo non mi aspett(av)o
di essere trascinata.
Perché 
è la tua onda.
Quella che 
ancora una volta 
mi (ri)porta 
lontana da te.
Ma tu mi segui
anche nella mia lontananza.
E da lì mi mostri 
la rotta
verso i (miei) sogni 
lontano da(gl)i (miei) incubi.

martedì 24 settembre 2024

Rapina fallita

Se anche domani
saremo soli 
io e te
ti prometto 
che rideremo insieme.
Sono stanca 
di non essere felice 
nel nostro tempo insieme
solo perché qualcuno
non sa ascoltare 
negandomi persino
il desiderio di parlare.
Ed è la stessa persona
che stanotte 
mi è apparsa in sogno
a rapirti 
portandoti lontano da me...
Inspiegabilmente 
mi sveglio tranquilla.
Sorrido pensando 
che domani tornerai.
Perché 
chi non sa ascoltare
nella realtà 
non può rubare
quel sogno a occhi aperti 
che sei tu
nella mia vita.

lunedì 23 settembre 2024

L'uomo delle Rose

(Forse)
riderem(m)o ancora
io e te
se (ti) racconterò 
di quegli uomini
che leggono 
le parole
(che scrivo) per te.
Leggono
apprezzano
commentano
(spesso)
con parole speranzose
(forse) di un incontro?
Allora
proviamo a costruirlo
io e te.
Lui
che mi dà appuntamento 
in un bar.
Io
che sono già lì.
Arriva.
Il volto
dietro un galante mazzo
di rose rosse.
E tu?
Ci sei anche tu.
Non puoi certo 
perderti la scena.
Va bene.
Non sei (mai stato) tu
l'Uomo delle Rose.
Ma averti vicino
rende tutto 
più assurdamente divertente.





domenica 22 settembre 2024

Sgambetto

Ciò che non dici
inizia a pesare.
Ma sono proprio sicura
che sarebbe stato
un peso
(nello stomaco?
sul cuore?)
lasciare che i nostri Non Sentimenti
proseguissero il loro cammino?
Va bene.
Sarebbe stato
un cammino fatto
di passi paralleli.
Ora invece
i passi si sono 
(pericolosamente?)
incrociati
fino a diventare 
rigida immobilità 
per evitare
un pericoloso sgambetto.



sabato 21 settembre 2024

Vernice (s)cadente

Vivo
fra pareti tinteggiate
con vernice scadente.
E basta 
un solo graffio 
di piccola ira leggera
per vedere 
briciole di vernice 
cadere a terra.
E così 
la faccia(ta) 
diviene un ghigno
fintamente ribelle
al centro
di un volto
deformato e cadente.

venerdì 20 settembre 2024

La guardarobiera

Mi porto 
talmente addosso 
la nostra storia 
da non avere più spazio 
per altre storie.
Nemmeno 
quelle immaginate 
e scritte dagli Autori 
di professione.
Storie 
che mi sfilano davanti
con evidente indifferenza.
Storie
in cui non riesco
a immergermi 
come in acqua troppo gelida
che irrimediabilmente 
(mi) respinge.
Solo ora
capisco perché 
stamane ho indossato
il mio cappotto più pesante 
senza poterlo affidare 
a guardarobiera alcuna
E così me ne torno a casa
a mani vuote
ma a mente piena
solo della nostra storia 
che evidentemente 
non so ancora lasciare 
ma che molto presto 
mi lascerà 
(a mente vuota?)
(che saprò riempire di altre storie?).



giovedì 19 settembre 2024

Moka perdente

E ora?
Come ci diremo addio?
(Sicuramente)
non sai
quante volte 
ho immaginato questo momento.
(Forse)
non ci sarà mai 
(più alcuna)
occasione per raccontar(te)lo.
Ma per raccontarlo 
qui e ora
non è (ancora)
troppo tardi.
Io
te
e il nostro caffè.
Scusa, dimenticavo.
(Forse)
il nostro caffè 
ti sarà andato di traverso 
mentre leggevi
la mia dannata lettera.
Quella che vorrei
(fosse stata)
intrisa di macchie di caffè
fuoriuscito 
da una moka perdente.
Perdente
proprio come me.
Io 
che non ho saputo fare altro
se non
(aver fretta di)
rovesciarti addosso
i miei sentimenti.