Solo ora
riesco a tirare le righe
di quella giornata trascorsa
a scartavetrare
la mia anima
perché
facesse chiarezza
su ciò che siamo.
Lo so.
Qualcuno potrebbe dirmi
che da quando ci conosciamo
non scrivo (né parlo) d'altro.
Il dubbio
presuntuoso
arrogante
ripetitivo
si è insinuato
anche in me
cosa credi?
Eppure
quando mi ha(nno) detto
Scegli.
non ho avuto dubbi.
Ho scelto te.
Ho scelto noi.
Noi che siamo
la relazione
più completamente problematica
che abbia mai vissuto.
Ma anche
la più variegata
quindi
la più gustosa
esattamente
come un gelato
arricchito con altri gusti.
Gusti che
scrivendo
ho potuto assaporare appieno.
A cosa è servita, allora
la carta vetrata.
Mi piace pensare
sia (stata)
un guscio ruvido e resistente
che nasconde
la fresca dolcezza
di ciò che
(nonostante tutto)
siamo noi.
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