sabato 30 novembre 2024

Show, don't tell

Mostra(mi),
non raccontar(mi).
Per il Mondo
regola per costruire
un racconto avvincente.
Per noi
fonte di infiniti equivoci.
Tu racconti
e la mia mente
traduce in immagini
le tue parole
costruendo 
(anziché un racconto avvincente)
un improbabile show.
E quando tocca a me
raccontarmi?
Lo so.
Secondo la regola
dovrei limitarmi
a mostrarmi
lasciando a te
libertà di pensiero.
Una volta l'ho fatto.
Ma siamo finiti
prigionieri 
di silenzi infiniti
trascinando con noi
anche il nostro racconto
lasciando il (nostro) Lettore 
interdetto e deluso.
Da qualche tempo però
ci siamo ripresi.
L'abbiamo fatto per noi
certo
Ma un po' anche per chi
vorrebbe sapere
se il nostro improbabile show
potrà mai diventare
un racconto credibile.







venerdì 29 novembre 2024

RitrArtista di piazza

Ora (forse) ho capito.
Dovrei trasformarmi
in un'artista di strada.
Più precisamente
in una ritrattista.
È lei, infatti
che vive e lavora
al centro di una piazza.
Io, invece
dovrei solo attraversarla.
Ma non troppo velocemente.
Ma non troppo distrattamente.
Altrimenti 
come potrei mai vedere 
se mi passa accanto 
l'uomo della mia vita?
E se fosse lui
a essere troppo distratto
per accorgersi di me?
E a nulla varrebbe
correre
al centro della piazza 
e gridare 
alla mia RitrArtista di Piazza
che anch'io potrei 
commissionare un ritratto.
Il ritratto
di uomo
seduto al tavolo
di un ristorante 
in riva al mare.
La bocca spalancata
in una risata.
La camicia leggermente aperta.
(Anch'essa rilassata?).
Un modo per dire
che no.
Non sono 
(ancora?) su piazza.






giovedì 28 novembre 2024

La candela

Lasciami giocare
con la fantasia.
La stessa 
che non mi permetti
di usare
per rispondere 
alle tue domande
abituato come sei
a smascherare
ogni mia bugia.
Esattamente 
come fa 
una candela 
che 
con la sua luce fioca 
dà torto all'oscurità 
che la circonda
disegnando 
nuovi contorni
alla realtà 
nei suoi dintorni.
Ma ora, ti prego
spegni la fiamma
e nel buio mostrami 
i contorni di ciò 
che potremmo 
ancora essere.




mercoledì 27 novembre 2024

Natale in anticipo o Pasqua in ritardo?

Ci avviamo
a grandi passi
alla fine dell'anno
confuso e stordito 
come altri sono stati
nel recente passato.
Ma anche quest'anno
il nostro Natale in anticipo
è lì, nitido e chiaro 
ad aspettarmi.
Non solo
con un regalo a sorpresa 
ma soprattutto 
con un abbraccio
(spero)
non così impacciato
come sono stati
gli ultimi.
Ti hanno forse
colto di sorpresa?
Una sorpresa amara
solo ora 
me ne rendo conto.
Ora tocca a me
provare imbarazzo.
Sposto lo sguardo 
in giro per la stanza.
Sì.
Sto cercando il mio regalo.
No.
Non sono una bambina capricciosa.
Ma sai
i regali non ricambiati
hanno il sapore amaro
dei regali non graditi.
Ma perché?
Cosa ti aspettavi?
Non ti aspettavi nulla
perché quest'anno 
nulla avevi deciso
di regalarmi?
Siamo all'ennesimo equivoco.
Anzi
oserei dire
al nostro primo litigio.
Litigio che
si scioglierà 
come la cioccolata
che alla fine
mi hai regalato.
E la berremo 
a piccoli sorsi
mentre fatichiamo
a trattenere le risate.
Ormai 
se n'è andato 
il nostro Natale in anticipo.
Ma mi piace pensare 
che questa altro non sia
che la nostra Pasqua in ritardo.






martedì 26 novembre 2024

(Vittime di una) zavorra

Salto alcune pagine.
Quelle rimaste bianche 
da quasi un mese 
di mancata scrittura.
Sento la forte tentazione 
di ricominciare 
dal pensiero di oggi
saltando a piè pari
i pensieri che
in quei giorni 
hanno attraversato
la mia mente
senza riuscire 
a raggiungere 
la superficie. 
Forse 
erano troppo pesanti
Certamente profondi.
Insondabili
nella loro profondità.
Ma non saranno mai
(vittime di) una
una zavorra
capace di rendere 
sprecata poltiglia
le pagine future.



lunedì 25 novembre 2024

Donna di Valore

Verrei ovunque
accanto
alla tua Anima delicata.
Perché
lei ha diritto di parola
anche oggi
che tutto il Mondo
si tinge
di rosso
(Sangue e non Passione).
Verrei ovunque 
perché 
ho imparato ad apprezzare 
ogni tuo gesto
ogni tua parola.
Ti ho cercato
e sono rimasta
perché sono Donna di Valore.
(Non valorosa).
Se dovessi
essere coraggiosa 
per rimanerti accanto 
sarei già scappata.
Invece
verrei ovunque
accanto 
alla tua Anima delicata 
perché 
mi sento forte
della mia forza
accanto alla tua forza.

domenica 24 novembre 2024

Ma le stazioni chiudono mai?

La vita là fuori 
non mi attira per niente.
Nemmeno
quella ibrida
composta da ciò 
che sullo smartphone arriva
perché raccontata da altri
e da ciò 
che dallo smartphone parte
perché narrata da me.
E così mi allontano
anche da quel crocevia
di arrivi e partenze
che è la stazione.
Il luogo da cui
è iniziato ed è finito 
il mio ultimo viaggio 
verso il Mondo 
lontano da qui.
Così 
non ho più 
un posto dove stare
nè in compagnia
nè in solitudine
ad aspettare
che se ne vada 
anche l'ultimo treno 
e che la stazione chiuda
in attesa che io
sia di nuovo attirata
dalla vita là fuori.
Ma le stazioni 
chiudono mai?

sabato 23 novembre 2024

Letargo

Sai che ti dico?
Da oggi
cambio strategia.
Sì, lo so.
Questa strategia 
non ti piacerà.
Avrà l'odore a te sgradito 
dell'inerzia.
Ma dormire il più a lungo possibile 
mi servirà 
a superare senza soffrire 
il gelido inverno 
che sto vivendo
in attesa di tempi migliori.
Proprio come fanno gli animali
quando 
per proteggere se stessi
si ritirano
lontano da tutto e da tutti.
Tornerò 
prima della primavera?
Lo spero.
Ma soprattutto mi auguro 
che tu possa vedere
(e forse apprezzare?)
il mio ritorno 
a una vita nuova.




venerdì 22 novembre 2024

Racconto mancato

Ancora una volta
trascino anche noi 
nelle nebbie del mancato racconto.
Ho provato a resistere 
credimi.
Poi ho deciso 
di accettare 
di aspettare 
senza nulla forzare.
Come quando 
il sonno mi coglie improvviso
costringendomi 
a leggere più volte 
la medesima riga.
E così 
chiudo gli occhi 
e mi arrendo
alla mancanza di pensiero
ma anche alla speranza 
di ritrovare in quel silenzio 
il tuo sorriso.

giovedì 21 novembre 2024

Guai all'inerzia!

Sono stanca
ma non voglio rimanere
a fissare il soffitto
contando i minuti
che comunque 
passano velocemente.
Sono stanca
ma guai all'inerzia!
Me lo dici anche tu.
L'inerzia 
è la peggior decisione
che tu possa prendere!
Allora scrivo.
Scrivo ancora.
Scrivo lettere d'aiuto.
Devo capire perché.
Perché 
le parole mi hanno lasciato 
(così sola).
È normale.
Non ti hanno abbandonato.
Avete solo bisogno 
di una pausa di riflessione.
Ora chiedo a te
Ti basta questo
come prova 
che non mi sto buttando via?
E poi 
sai 
anche l'inerzia è una forza.
Una forza fastidiosa
perché decide lei 
dove portarti.


mercoledì 20 novembre 2024

Sterzare

... ma non tutto è perduto.
Non lo è 
la nostra storia.
La nostra storia
di cui la Curatrice 
custodisce
almeno una copia.
Così 
corro da lei
nella speranza 
di trovare le parole 
che non trovo
più altrove.
Sarà il mio momento 
di spensieratezza rilassante.
La stessa che vivo
quando tu sei con me 
Invece no.
Anche qui le parole 
si confondono.
Ma non davanti 
ai miei occhi.
Ma non a causa
delle lacrime.
Non piango mai
quando parlo di te.
E poi
quante volte 
le lacrime 
hanno virato 
in una risata
parlando di te?
Ma la confusione no.
Anche se 
cambia bruscamente direzione 
sempre confusione rimane.
E anzi 
nella manovra incontrollata 
rischia di spezzarsi 
in minuscoli pezzi.
Troppo piccoli 
per poter essere ricomposti
senza perdere (di vista)
ciò che mi rende(va) felice.






martedì 19 novembre 2024

Pronto soccorso

Un armadio
in una stanza
in cui non entro 
quasi mai.
Lì relego 
le mie parole confuse.
Ed evito pure
di rileggere tutte le altre.
Quelle talmente chiare 
da essere 
persino abbaccinanti.
Troppo impietoso 
il confronto.
Relego e non rileggo.
E pensare che quella
è la stanza 
del pronto soccorso.
Lì trova cura 
il corpo 
quando sta male.
Ma la mente?
La mente
vorrebbe solo fuggire
dalla cura del corpo.
È lei infatti
che le rende
impossibile vivere.





lunedì 18 novembre 2024

Sgomitare

Parole sparse.
Parole sole.
Mai una frase
di senso compiuto.
Giorni che scivolano
crollando verso la notte.
Notte 
che dovrebbe portarmi 
un'alba di idee
talmente affollate
da sgomitare
pur di farsi ascoltare.
Invece no.
Nuovo giorno
vecchia confusione 
ma sempre nuova 
per me che già 
più non la sopporto.



Punto di rottura?

Incomprensione.
Indifferenza.
Ma rabbia mai 
tra noi.
Almeno fino a oggi.
Oggi
che stringo i pugni
e dai pugni chiusi
lascio trapelare 
un amaro sorriso
che tu non vedi
impegnato come sei
a sorridermi a tua volta.
Un sorriso 
che io non vedo
perché oramai ho deciso 
che d'ora in poi 
proverò solo rabbia.
Forse è questa 
la fine tra noi?
Il punto di rottura?
[continua]

domenica 17 novembre 2024

Cuore all'asta

Non ti avrò.
Eppure
non posso fare a meno
(di parlare) di te
quando parlo
della mia (mancanza di)
felicità.
Parlo di te
ma non 
con te.
Se
non ti avrò 
perché dovrei
parlare con te?
Eppure
con qualcuno
dovrò pur parlare?
Così parlo solo
con la mia Curatrice 
(questa volta anche)
Fallimentare.
Sì.
Perché ancora una volta 
il mio cuore
ha fallito il bersaglio.
Ma questa volta 
non voglio 
metterlo tutto all'asta.
Infatti
ne avrai sempre una parte.
Quale parte?
Sceglila tu.
Piccola o grande che sia
se qualcuno verrà 
dopo di te
dovrà rinunciarvi.
E non si azzardi a rubare 
il martelletto
al banditore 
per indire 
una nuova asta.


sabato 16 novembre 2024

Radici felici

Pianta
dalle radici malate
il mio amore per te.
No.
Non ho detto
che è 
il mio amore per te 
a essere malato.
Lo sono solo
le sue radici.
Eppure 
sembra(va)no
radici felici 
ma erano solo 
radici paurose
di essere felici.
Ma se mai
mi fossi innamorata di te
mai avrei capito 
che l'albero del mio amore
non è poi 
così felice.
Eppure 
a rendermi felici 
sei (ancora una volta)
tu che senza dire nulla 
mi hai detto 
che non sono felice.


venerdì 15 novembre 2024

Storia di fiume

Titolo
Scrivi la storia
della tua vita.
Consigli per lo svolgimento 
Fa' che sia 
una storia di fiume
ricca di anse
E dove le metto
le ansie?
Loro saranno
i fondamentali punti di svolta
che renderanno il corso
(del fiume)
davvero avvincente.
E le gioie allora?
Quelle saranno il rettilineo
della strada di fiume.
E quando potrebbe finire
questa storia?
Quando finisce
il fiume d'inchiostro
necessario
per dare voce 
alle emozioni 
che viaggiano
dalla mente al cuore.
(O dal cuore alla mente).
E il finale?
Ti auguro che
dopo questo lungo viaggio
il tuo fiume
venga travolto 
dall'abbraccio 
di un mare focoso.









giovedì 14 novembre 2024

L'architetto

Ti immagino vivere
finalmente
in una casa tutta nuova.
Vanne orgoglioso
mi raccomando.
Le fondamenta 
sono fatte 
della tua paura 
intrecciata insieme
a fili del tuo pianto.
Come dici?
Una casa non può reggersi
su fondamenta così brutte?
Saranno pure brutte
ma sono le più solide, credimi.
Avresti preferito abitare 
in una casa 
costruita su una discesa
talmente ripida
da farsi parete scoscesa?
E che dire poi
degli specchi che qualcuno 
si ostinava ad appendere
per fatti apparire
l'esatta copia
di ciò che voleva tu fossi?
Sii orgoglioso
di esserti sottratto al gioco
di averlo smontato
e reso innocuo.
Perché 
un abile architetto
progetta case vere 
non giocattolo.
Perché
solo queste case
possono ospitare 
i più complic(at)i giochi d'amore.

mercoledì 13 novembre 2024

Bacio in volto

La porta è chiusa
ma le voci si sentono 
forti e chiare.
Soprattutto 
troppo chiare.
E mentre 
lo stomaco 
si contrae 
come quando 
ho paura
(Ma paura di cosa?)
il mio cuore 
sa di avere torto
eppure non ce la fa
a non accartocciarsi.
Un foglio stropicciato 
che prima 
che si apra quella porta
vorrei gettare nel cestino.
Ma qui
i cestini non sono previsti.
Questo 
è un luogo di attesa.
E dell'attesa 
non si butta via nulla.
Al massimo
si scrivono parole
da portare 
sempre con sé.
La porta si apre.
Entriamo io
e le mie parole.
Scritte.
In borsa non pesano.
Sono molto più pesanti
quelle che affollano
la mia mente da giorni.
Avrei potuto 
separarle da me 
mettendole su carta.
Ma volevo 
regalartele da labbra a labbra 
come un bacio 
che ti colpisca
in pieno volto
anche se solo
nella mia mente.

martedì 12 novembre 2024

Anima addosso

Devo stare 
lontana dal tuo corpo.
Questo mi è chiaro.
Permettirmi almeno 
di tenere 
tra le mie braccia 
la tua anima 
che sento insicura.
Non temere.
Amo le anime insicure.
Con loro 
non si finisce mai 
di parlare
e parlando impar(iam)o
a stare vicini
pur dalla giusta distanza.
E spero 
che con queste parole 
sia tutto più chiaro.
A te
ma anche al Mondo.
Quel Mondo 
che spesso confonde
la tua anima 
con la mia.
Quel Mondo 
che spesso pensa 
che parli
(e scriva)
sempre e solo 
addosso alla mia anima.

lunedì 11 novembre 2024

Calma e sangue freddo

(Ora forse ho capito).
Hai paura
di ferirmi.
Lo so.
La vista del sangue
ti fa male.
Ma l'anima 
non ha sangue.
E poi calmati.
Non mi stai ferendo.
Lo so.
Avere paura
evita di commettere
errori
anche molto gravi.
Ma tu calmati.
Altrimenti 
la tua anima
rischia di diventare 
più rigida del mio corpo.
Un corpo che
(nessuno lo sa meglio di noi)
appena prova a muoversi
è travolto da dolori paralizzanti.
Ma così come riesci
ad avere ragione 
del mio corpo rigido
così sono sicura che sai
come sbloccare
la tua anima
che può così evitare
di andare a sbattere
contro ciò che sono.
Quindi, te lo ripeto
Calma e sangue freddo.
Perché entrambi sappiamo 
che le tue emozioni 
abitano altrove.






domenica 10 novembre 2024

Gelato alla carta vetrata

Sono passati ben sei giorni.
Solo ora
riesco a tirare le righe
di quella giornata trascorsa 
a scartavetrare
la mia anima
perché 
facesse chiarezza
su ciò che siamo.
Lo so.
Qualcuno potrebbe dirmi 
che da quando ci conosciamo 
non scrivo (né parlo) d'altro.
Il dubbio
presuntuoso
arrogante
ripetitivo
si è insinuato
anche in me
cosa credi?
Eppure 
quando mi ha(nno) detto
Scegli.
non ho avuto dubbi.
Ho scelto te.
Ho scelto noi.
Noi che siamo 
la relazione
più completamente problematica 
che abbia mai vissuto.
Ma anche 
la più variegata
quindi
la più gustosa
esattamente 
come un gelato
arricchito con altri gusti.
Gusti che
scrivendo 
ho potuto assaporare appieno.
A cosa è servita, allora
la carta vetrata.
Mi piace pensare
sia (stata)
un guscio ruvido e resistente
che nasconde 
la fresca dolcezza 
di ciò che
(nonostante tutto)
siamo noi.

sabato 9 novembre 2024

Il murales di Ariel

Pareti bianche e spoglie.
Anonime.
A te 
piace così
per accogliere tutti
allo stesso modo
bianco neutro.
Ti piacerebbe
una bacheca 
con le parole di tutti (noi)?
Troppo invadente?
Un murales 
con i pensieri di Ariel?
E a chi ti chiedesse
Chi è questa Ariel?
Cosa risponderesti?
Una donna che ha invaso
par(e)ti sempre più consistenti
della mia vita?
Allora
ti do un consiglio 
Permetti
a coloro che vengono da te
di strappare 
(e portare via?)
le mie parole.
Così da restituirti
una parete 
spoglia(ta della mia invadenza).

venerdì 8 novembre 2024

Dammi il La!

Una stanza tutta nuova.
Una stanza tutta tua.
Con me porto
le parole 
che per te
ho messo insieme 
cancellato 
copiato
riscritto
non so quante volte.
Entro.
Cominciamo.
Attendo che arrivi 
il momento giusto
che non è mai arrivato.
E mentre parliamo
passano i (sotto)titoli
di ciò che vorrei dirti.
Eppure
avevo preparato tutto.
Anche il giorno 
era perfetto.
Otto
il mio numero.
L'infinito.
Un tempo 
che non ha bisogno 
di una prossima volta.
Invece per noi
una prossima volta 
ci sarà (anche questa volta).
E infatti
ne parleremo 
la prossima volta.
Con noi
ci sarà anche la musica.
E sarà lì
che mi darai il La
per dare la possibilità 
alle (mie) parole
di fuoriuscire
e fluire
nella stanza tutta nuova
nella stanza tutta tua.






giovedì 7 novembre 2024

Esercizi di scrittura (Learn by heart)

Parola d'ordine
Sperimentare.
Già, ma che cosa?
Ma che domande!
Varie tecniche di scrittura.
È ovvio.
E così 
ricopio sul mio quaderno 
l'elenco 
delle varie tecniche
di scrittura 
e scopro che
grazie al dialogo intermittente 
con te 
le ho sperimentate
(quasi) tutte.
Ho tenuto traccia 
delle nostre emozioni.
Ho scritto lettere
che (però) puntualmente
ti ho consegnato.
(Forse)
avrei potuto tenerle per me.
Sarebbe stato affascinante
leggerle e rileggerle
per sentirti accanto 
anche quando non ci sei.
No.
Non per colmare 
un vuoto.
Non ti userei mai
in questo modo!
Eppure le parole 
che ti ho indirizzato 
le ho imparate 
con il cuore della memoria 
come dicono gli Inglesi.
Impossibile invece
creare un giornale 
che parli di noi.
Io potrei scrivere le didascalie 
ma per quali foto?
Per quelle di noi due
che non abbiamo 
e che mai avremo?

mercoledì 6 novembre 2024

Evacuazione?

Scrivo 
per liberarmi
dalle scorie 
di una quotidianità 
sempre più difficile.
Ma io 
preferisco pensare che
scrivo
prima che pietre 
mattoni e calcinacci
mi piombino addosso 
lasciandomi inerme.
Questo per me
significa evacuare.
Trovare un posto più sicuro 
dove vivere.
Invece poi
le scorie tornano.
Che senso ha allora
rimanere?

martedì 5 novembre 2024

La fortezza

(Hai già fatto 
tutto ciò che potevi)
ora devi solo 
pensare a te stessa.
Una a una
queste parole
mi sono perfettamente chiare.
Ma finisce qui.
Potrei anche lasciare 
in questa stanza
ma scelgo
di (ri)prenderle con me
nel tentativo 
di farle attecchire 
nella terra di mezzo
contesa tra mente e cuore.
Ben presto però 
mi accorgo
di avere tra le mani 
non una manciata di semi
ma una pila 
di pesantissimi mattoni.
Li guardo perplessa
ma poi capisco.
Con questi mattoni 
costruirò la fortezza 
oltre il quale
tu non saprai mai
se ho imparato o meno
a pensare a me stessa.


lunedì 4 novembre 2024

Torto marcio

(Forse)
ho torto marcio
ma tu non marci
sul mio (torto) marcio
e anzi 
ti avvicini a esso 
con discrezione.
Con delicatezza 
lo togli 
dal mio pensiero dominante.
E io mi sento
un fragile frutto 
attaccato 
al ramo della (mia) vita
in modo spesso instabile.
Mentre tu rimani
quel raggio di sole
che mi accarezza
la pelle dell'anima
prima che senta troppo freddo.

domenica 3 novembre 2024

Giro di boa! (Ritorno senza fine)

Senza punto di domanda 
questa volta
ma con convinto
punto esclamativo
Certo
anche io e te 
cominceremo 
il nostro viaggio di ritorno.
Ma è un ritorno
senza (una) fine
ma un ritorno all'inizio.
Ritorn(erem)o 
in una stanza singola
solo per noi due.
Dove le parole 
tra noi
ritorn(er)an(n)o
a fluire su di noi
come acqua
che prima c'era
e ora non ci sarà.

sabato 2 novembre 2024

Diario sottinteso

Ho riaperto quel diario 
che sarà 
sempre e solo nostro.
Ne ho riletto
alcuni brani
e li ho riscoperti
totalmente privi
di sottintesi
così come a volte vorrei
che fosse
la comunicazione tra noi.
Ma 
senza di loro
non esisterebbe nemmeno 
il nostro diario.
E, mentre lo chiudo
sono certa 
che esisterebbe 
anche se il nostro amore 
fosse real(izzabil)e.
Perché 
non è amore
se ha bisogno 
di costanti sottotitoli.
(a spiegare tutto).
Perché 
non è amore
se non ha bisogno 
di costanti sottintesi.
(a non spiegare tutto ciò che 
se fosse spiegato
finirebbe un amore).


venerdì 1 novembre 2024

Guanto nudo?

Di nuovo casa.
Ancora voi.
Ma questa volta
nella città del mio cuore.
Cuore 
di cui anche oggi
ti prendi cura.
Lo fai (anche) parlandomi
di lei.
Ma come?
Anche se sai tutto di noi
mi parli ancora di lei?
No. 
Non sono arrabbiata.
Ma voglio 
lanciarti una sfida.
Se tu 
mi parli di lei
io 
ti parlerò di noi.
No.
Non è un guanto
né tantomeno 
un vanto 
e forse nemmeno
un vantaggio
per me.
Ma la nostra 
non è una gara.
Le tue mani 
(così come le mie)
sono sempre nude.
E quindi almeno 
hanno il permesso 
di sfiorarsi.
Come i nostri cuori.
Come le nostre anime.