domenica 19 luglio 2015

Ode alla sedia

La montagna mi mette una tale malinconia addosso che, più ci sto lontana, e meglio è.
In generale, è sempre stato così. A riprova di ciò, ricordo un'occasione in cui, dopo una giornata trascorsa sulle alte cime, in compagnia di un gruppo di fantastici amici, uno di loro mi chiese di scrivere una poesia di lode ai monti.
La scrissi e mi sembrò, all'epoca, che fosse venuta abbastanza carina.
Salvo poi, a distanza di molti anni, rileggerla e non sentirla più emotivamente mia.
Nulla di strano perché, di quella giornata, ricordo in realtà solo la presenza di quelle persone che, davvero attente alle mie necessità, avevano costruito una speciale struttura di legno, a cui avevano fissato una sedia munita di braccioli, per potermi portare a spalla, lungo il sentiero che conduceva ad un rifugio.
Col senno di poi ho capito che, se avessi scritto una poesia dedicata alla sedia, anziché alla montagna, mi sarebbe rimasta nel cuore sino ad oggi.

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