mercoledì 27 settembre 2017

La luce in fondo al tunnel

Davvero non si vede la luce in fondo al tunnel.
In giro sento dire che in Italia non cambia mai nulla, il lavoro che non c'è e poco altro, ma comunque nulla di particolarmente entusiasmante.
Eppure io quella luce riesco a vederla.
E non credo sia infondato ottimismo.
Credo che ce la faremo se ci sforziamo di cambiare punto di vista.






martedì 26 settembre 2017

A casa mia

Dopo tanto tempo, torno dal medico che si prende cura della mia anima.
Per l'ennesima volta, racconto come vorrei che fosse una casa tutta mia.
La sogno ricca di persone interessanti, di libri e, soprattutto, senza TV.
Quell'oggetto che toglie tempo, spazio e voce alle relazioni umane.
Quei rapporti che, per la verità coltivo anche ora e che, semplicemente, in una casa mia, sarebbero molto più numerosi.



lunedì 25 settembre 2017

Ricerca di solitudine

Ci sono momenti in cui ricerco la solitudine.
Lo faccio quando mi sento incompresa, anche se forse non lo sono realmente.
Sono le occasioni in cui vorrei approfondire per conto mio, temi sociopolitici che non mi sembrano così lontani come vorrebbero molte persone intorno a me. Infatti, sono sempre più combattuta tra il seguire i miei interessi, senza per questo imporre agli altri i miei punti di vista.



Terzo e ultimo motivo di ricerca di solitudine, è la maggior capacità di far fluire e poi gestire gli attacchi di panico che, pur essendo molto migliorati nel corso del tempo, non mi hanno ancora abbandonato completamente.

domenica 24 settembre 2017

Divento acida

Lo so. Ho infranto una promessa molto importante: quella di cercare maggiore complicità con lei. Se ci fosse, sarebbe tutto più semplice.
Ma proprio non riesco a tenere a bada la mia acidità.




sabato 23 settembre 2017

Cupido d'Oriente

Un messaggio inviatomi dalla mia Amica Cupido, potrebbe essere l'occasione giusta per risentirci.

Mi fa molto piacere che entrambi amiate la cultura giapponese e coltiviate le stesse passioni, in questo campo.





Tuttavia sono troppo stanca e se ti cercassi stasera, rischierei di dire parole di cui, quasi certamente, mi pentirei.

venerdì 22 settembre 2017

Una corazza troppo dura

Un'illuminante conversazione mi ha permesso di cambiare punto di vista sulle persone che indossano una corazza decisamente troppo dura.

Nella maggior parte dei casi questo atteggiamento è dovuto al fatto che, nel corso della vita, hanno dovuto fare i conti con forti sofferenze.





Vero questo, dovrei essere più indulgente, nei loro confronti; eppure non riesco a non pensare che potrebbero farsi curare, oppure comunque chiedere aiuto, affinché la loro corazza, non li chiuda fuori dal Mondo.

giovedì 21 settembre 2017

Non solo parole...

Nella frizzante puntata di stasera del mio programma radiofonico preferito, ne approfitto per parlare di quanto fastidio mi provoca l'atteggiamento di molte persone che, parlando con me, non prestano sufficiente attenzione al tono della loro voce.



Per non parlare poi, dei momenti in cui, piuttosto che ripetere di stare calmi, con un timbro che significa l'esatto contrario, sarebbe molto più efficace un abbraccio silenzioso...Mafalda docet...

mercoledì 20 settembre 2017

Stanchezza acquatica

Al ritorno dalla seduta di idroterapia, mi sento davvero stanca e ho dolori piuttosto forti alla gamba destra.
Vorrei solo andare a letto, ma tento di scherzare sulla mia situazione.
La sua risposta non si fa attendere:
stai male perché, a parte in piscina, per il resto di movimento, ne fai ben poco!
A nulla è valsa la mia spiegazione (che era poi anche quella della mia istruttrice) e cioè il fatto che la mia paura dell'acqua, non mi fa percepire quella sensazione di leggerezza, tipica dei momenti trascorsi in piscina.



Insomma, questo episodio è stato purtroppo l'ennesima prova del fatto che, mentre io cerco di non giudicare il dolore altrui, ciò non vale nei miei confronti.
E questo fa male, molto male, perché spesso scatena liti, con il rischio che le parole mi sfuggano di mano.

domenica 17 settembre 2017

Senza incastro

Prendo spunto da Metti via quel cellulare del giornalista Aldo Cazzullo. In realtà è stato presentato anche all'edizione di Pordenonelegge di quest'anno, ma io non ho nė assistito al dibattito nė comprato il saggio.






Tuttavia ne ho letto alcuni commenti su un settimanale, che mi hanno molto incuriosito.

Si tratta di un dialogo che il giornalista ha con i suoi due figli: lui sostiene che l'uso costante dello smartphone impoverisce irrimediabilmente i rapporti umani (per esempio, gli occhi costantemente incollati ad uno schermo impedisce gli incontri di sguardi).

Di contro loro sostengono che le nuove tecnologie aiutano ad ampliare le reti di relazione e, sempre più spesso, creano nuove opportunità di lavoro.

Prendendo spunto da questo dialogo, ribatto alla sua convinzione secondo cui uno smartphone in mano ad un adolescente non serve a nulla.

È infruttuoso anche il nostro confronto perché, specie sull'attualità, le nostre posizioni non si incontrano mai.

Imparare a stare calma

Gli amici servono proprio a questo: a migliorarsi.
Migliorarsi, in questa fase della mia vita, vuol dire ascoltare anche i problemi degli altri senza per questo venirne travolti fino ad avere io stessa bisogno di aiuto per tranquillizzarmi.
Non posso permettermelo: costringerei le persone intorno a me a nascondere le loro lacrime.
Perché i miei amici hanno sempre asciugato le mie. Lo devo loro.

sabato 16 settembre 2017

Vita in cornice

Lei mi mostra alcune foto della nostra famiglia prima della mia nascita e non posso far a meno di notare il fatto che, negli anni in cui ancora io non c'ero, loro trascorrevano molto più tempo tra la gente con feste, uscite, visite anche di amici. 




No, non voglio assolutamente dire che hanno cambiato stile di vita per colpa mia, ma certo vorrei che ora tornassimo ai vecchi tempi perché, ne sono sicura, anche a lei piace(va) la compagnia.

E, da parte mia, non ho motivo di credere che, presto o tardi, non possa tornare per noi, la vita in cornice.

venerdì 15 settembre 2017

Coccole al caffè

Mattinata passata accoccolata a lei.

Lei che di solito preferisce dimostrare il suo affetto in un altro modo.

Quando lei entra in camera mia e ci vede, ci dice che vorrebbe vederci più spesso abbracciate così.

Rifletto molto su questo, come sempre capita quando qualcosa la fa soffrire.

Ok, ha ragione lei. Anche a me piacerebbe che tra noi ci fosse maggiore complicità. Ma la nostra è tutta questione di visioni opposte del Mondo, di cui però questi sono momenti di preziosa unitone tra noi.

giovedì 14 settembre 2017

Amore platonico (tra le righe)

A Pordenonelegge con una delle mie migliori amiche (per me Sharazad), mentre tra i banchi di libri le parlo dei miei amori platonici.
Ok, sono platonici, ma almeno ora ho le idee chiare su quali caratteristiche deve avere il mio uomo ideale: deve essere profondamente empatico (tra l'altro l'empatia è uno degli antidoti contro la violenza, di gemere, ma non solo), nonché avere un chiaro progetto per un futuro realizzabile che mi faccia scoprire ogni giorno, l'entusiasmo per la Vita.



E la passione per la lettura, credo, abbia molto a che fare sia con la capacità di mettersi nei panni degli altri, sia con la possibilità di guardare al proprio futuro con un entusiasmo ricco di progetti concreti. 



Anche se a volte ciò avviene per poco tempo...

mercoledì 13 settembre 2017

Il Socialibro

Perché pensare che la lettura sia una passione che porta ad isolarsi dal Mondo?
Dimostriamo che si può stare insieme, leggendo un libro.

A chi potrebbe interessare questa visione della lettura?
A tutti, credo. Perché la lettura porta con sé lo straordinario pregio dell'empatia, la capacità di mettersi nei panni di chi ci sta attorno.

Quindi il Socialibro si rivolge a tutti?
A tutti, certo! Ma lo immagino soprattutto rivolto alle persone adulte ed anziani. Questo perché credo che le iniziative di promozione della lettura dedicate ai più piccoli sono numerose ed estremamente efficaci.
Rivolgersi agli adulti credo sia utile per una coltivazione permanente dell'empatia.
Per quanto riguarda gli anziani è importante coinvolgerli per proporre un'iniziativa da affiancare alle ai già lodevoli pranzi, castagnate per favorire la socialità tra anziani.

E poi c'è il Bookcrossing?
Anche lo scambio di libri è decisivo per la socialità dei lettori ma anche per la vita dei libri.
Perché pure loro hanno diritto ad avere una loro socialità!

Così immagino la lettura!



martedì 12 settembre 2017

Margherita Dolcevita

Oggi mi sento come la protagonista dell'omonimo romanzo di Stefano Benni.
È vero che la regola aurea dell'Appassionata Lettrice impone che non si citi mai un libro che non si è (ancora) letto.
Questa volta, però, posso fare uno strappo alla regola grazie alla mia migliore Amica Librosa perché me ne ha parlato molto spesso, ma senza mai fare dello spoiler (cioè senza anticiparmi il finale).


Ciò che di questo romanzo mi ha incuriosito, sin dalla prima volta in cui la mia amica me ne ha parlato, è il fatto che la protagonista, proprio come me, ha una visione della realtà circostante spesso diversa (controversa?), causata dai molti libri che legge. Questo le rende particolarmente difficile confrontarsi in modo costruttivo specie con quella parte del Mondo assolutamente refrattaria alla lettura.



lunedì 11 settembre 2017

Troppo impegnata a vivere

Riprendo oggi a scrivere qui perché, fino a questo momento, sono stata troppo impegnata a vivere per scrivere.
Invece ho trovato il tempo di riprendere in mano carta e penna perché mi mancava troppo il movimento della mia mano che fa danzare la penna sulla pista di carta .
L'ho fatto anche per altri due motivi: primo perché mi sono accorta che la mia capacità di tracciare segni armoniosi sulla carta è diminuita drasticamente nel corso del tempo; secondo perché volevo allontanarmi, almeno per una mezz'ora al giorno, dalla freddezza di una tastiera.


A onor del vero, ricordo che, molti anni fa per convincermi a scrivere delle mail, una mia Amica mi disse che scrivere su uno schermo o su un foglio di carta, fa lo stesso: infatti entrambi, essendo bianchi, aprono la strada ad infinite possibilità.
Tutto vero, tranne che per le lettere d'amore: quelle devono obbligatoriamente essere una danza su una pista di carta!