CuorePatto

Vorrei

fuggire lontano 

dal dolore.

Così tu

cominci a organizzare 

un piano di fuga.

Provo a seguirti

ma è troppo difficile 

lasciarmi trascinare.

Per un attimo 

penso 

che sia tutta colpa

del mio cuore.

Ma poi il dolore 

riprende la parola.

(Forse) perché 

nulla possiamo

io e te

se cuore e dolore 

stringono un patto

per farti rimanere.

ControArgine

O forse

quelle parole 

sono uscite 

perché dovevano.

E forse

usciranno ancora

e sbatteranno

contro il muro.

Della tua determinazione 

a non darmi 

spazio alcuno.

Del mio bisogno 

di contenere

il dilagante nulla

che invade lo spazio 

lasciato vuoto

dalla fine 

della tua tua voce.

Gate

Il mio silenzio 

ti disturba?

Fattene una ragione!

Invece

continui a parlare.

Lo fai finché

il mio silenzio 

crolla.

E così

invento parole

per non farmi travolgere

da ciò che è stato.

Ma tu 

mi contraddici

a ogni passo.

Eppure so che

non vuoi farmi cadere.

E anzi mi offri

l'ennesimo gate.

Una porta 

per imbarcarsi

verso un altrove

senza di te.

Non certo in uno scandalo.

che poi scandalo 

non sarebbe.

(Almeno per me).

Dita

Un taglio netto

proprio al centro 

del (mio) cuore 

niente sangue né dolore 

solo (uno) spazio sufficiente 

per estrarre

nodi

paure

insicurezze 

desideri.

Ora

che tutto hai estratto

a mani nude

ricuci i bordi

per donarmi 

un cuore nuovo.

Ma soprattutto 

per perdonarmi

il battito assordante

che il mio cuore fa

al solo tocco

delle tue dita.

Trilly

È la prima volta 

che interpretiamo dei ruoli

assegnati da altri. 

Questa volta 

tu sei Peter 

io sono Trilly 

ma senza 

le sue parole al vetriolo

che pure anch'io 

a volte pronuncio

ma più spesso scrivo.

Parole che (forse)

troveranno pace

in un altro libro.

Libro

che tu non avrai

affinché non diventi 

strumento di guerra 

(tra noi).

Canto (ma mai) contro

Non ci sei

eppure canto

pensando a te.

A te

che oggi stai male.

Eppure canto.

Canto

finché tu possa leggere

nella mia voce 

troppo lontana

tutta la voglia che ho

di non lasciarti solo.

Eppure canto

e se posso cantare

vuol dire

che solo lo sei davvero.

Come potrei

cantare contro 

l'unica voce

che ascolti 

da quando nemmeno tu

sapevi di amarla?

(D')accordo

Il sole gioca

con il tuo profilo 

rendendolo 

indecifrabile.

Eppure

in fondo alla tua voce

scorgo

la tua risata

che fa da accordo

a ciò che 

non ti trova d'accordo.

Esilio anarchico

Il corpo

non ne vuol sapere 

di dormire.

La mente

segue a ruota.

E il cuore?

Se ne va

senza che qualcuno 

indichi direzione alcuna.

Qui tutto 

è perfetta anarchia 

che la notte

non porta con sé 

prima di cedere il trono

al nuovo giorno.

E tu?

Da quale balcone

stai guardando?

Guardi.

(Forse) prendi appunti

in un angolo remoto 

della tua mente.

Tornerai.

Governerai.

Te ne andrai.

E così chissà

per quanto tempo ancora.

Fino all'esilio?

Non lo avrai

senza l'ausilio

del mio cuore anarchico.