martedì 25 giugno 2024

Tuffo... sorridente

Un tuffo dalla barca.
Un paio di bracciate
fino a guadagnare la riva
e saresti stato pronto 
a sorridere a quella ragazza.
Invece 
ti circondavi di racconti 
che divoravi ogni giorno
nel tentativo di capire 
l'universo femminile.
E certamente 
non saresti l'uomo 
di cui mi sono innamorata 
se non ti fossi impegnato così tanto.
P.S.: Lasciati dire però 
che se avessi sorriso 
(comunque a)
 quella ragazza 
ne sarebbe stata felice.

domenica 23 giugno 2024

Cestino

Tracci
con mano leggera 
accenni di itinerari di viaggio
su fogli di carta.
Uno per ogni persona.
Poi inviti ognuno di loro
ad arricchire il disegno 
con le loro emozioni.
Dicono 
che dovrei 
prendere spunto da te.
Ma in passato 
ho calcato troppo la mano
sui miei sogni di viaggio.
Così sono rimasta con null'altro 
che un foglio bucato tra le mani.
Un foglio che ho gettato
nel cestino più profondo
che ho trovato.

sabato 22 giugno 2024

Logoquace

Logorroica 
(forse) è troppo.
Loquace
(certamente) è troppo poco.
Ancora una volta 
non esiste 
una parola per definirmi.
Sono un rebus complicato.
Non c'è altra soluzione.
O meglio 
la soluzione esiste
ma a trovarla 
non sarò certo io.
Ancora una volta 
mi affido 
a chi mi conosce bene.
E la soluzione 
mi diverte così tanto
da essersi guadagnata 
il centro
del pensiero del giorno.
È vero 
in questo periodo
sto bene da sola.
Ma non vorrei 
starci troppo a lungo.
Non potrei
mai privarmi 
del piacere di collezionare
soluzioni al rebus 
complicato che sono.
Una per ogni solutore.
Una per ogni aspetto 
che scorge di me.



venerdì 21 giugno 2024

Docciaschiuma

D'ora in poi
un nuovo profumo 
avvolgerà il mio corpo
sotto lo sferzante getto d'acqua.
Ho rinunciato 
al profumo (dei ricordi)
del nostro inizio.
Un profumo scelto a caso
tra i tanti allineati
sullo scaffale.
Solo dopo l'incontro 
dei nostri occhi
è divenuto il profumo 
delle nostre risate
a coprire paure e fatiche.
Propio come
il docciaschiuma 
copre il mio corpo 
sotto la doccia.

giovedì 20 giugno 2024

Data di scadenza

Il sogno di viaggio 
che per molti anni fu mio
è ricomparso all'orizzonte.
Un orizzonte 
che da qualche anno però 
non è più mio.
Ho scoperto
che anche i sogni 
hanno una data di scadenza.
Arriva quando 
li coltivi troppo a lungo 
senza mai vederli realizzati.

mercoledì 19 giugno 2024

Segreteria telefonica

Non ce la fai più 
ad ascoltare.
Lo fai capire 
in tutti i modi
ma nessuno 
sembra (volerti) ascoltare.
E così 
mi immagino
mentre parlo con la tua segretaria.
E accelero le frasi
al limite dell'incomprensibile
per non rubarti troppo tempo.
Improvvisamente
comincio a parlarti 
molto lentamente.
Solo ora, infatti
realizzo che il tempo del nastro
è potenzialmente infinito
e che per quanto lungo 
sia il mio racconto
non sei obbligato ad ascoltare.
Ma tu non hai
la segretaria telefonica.
Sarà per questo che
le tue telefonate 
sono (state) molto rare.
Preferiamo scriverci
senza chiederci mai
chi per primo
farà comparire la spunta blu.
(Allora? Hai letto oppure no?).


martedì 18 giugno 2024

Ballando sotto la pioggia

Anche oggi
sei davvero stanco
e non fai nulla 
per nasconderlo.
Ma lo sai, vero
che io ne sono 
immensamente felice?
Sono così felice
che vorrei ballare
sotto la pioggia 
senza ombrello
per bagnarmi corpo anima 
con la tua felicità.
La felicità di chi
si è tolto un enorme peso
mostrando tutto di sé.

lunedì 17 giugno 2024

Urlo facile

Mi aggrappo a te
per non cadere
nella trappola 
dell'urlo facile.
Urlo 
di profonda indignazione.
Ma come fa
a non capire?
Parlarne 
le dà solo
immeritata importanza.
Solo ora
mi ricordo le tue parole
a cui mi aggrappo
per non cadere
in uno spazio 
comunque vuoto 
perché riempito di parole 
immeritatamente importanti.

domenica 16 giugno 2024

(Il) doppia(to)re

Ieri
(mi) hai lasciato 
una lunga galleria d'immagini
a cui non ho saputo dare 
una forma emotiva.
Così oggi
l'ho portata con me
per tutto il giorno.
E ora ho scelto...
Il doppiatore.
Dare (sul)la voce
a persone che parlano
una lingua a noi incomprensibile.
Questo fa il doppiatore.
Dare (sul)la voce.
che espressione terribile!
Eppure è vero
che il doppiatore zittisce l'attore.
Sarà per questo 
che tu preferisci 
i film con i sottotitoli.
Perché lasciano all'attore 
la libertà di usare 
la propria voce.
E sta a te doppiare
le possibili incomprensioni.

sabato 15 giugno 2024

Pranzo senza condizion(al)e


Ti costringo 
a una pausa pranzo 
sempre più veloce.
Invece la mia 
può prendersi tutto il tempo.
E se le unissimo?
Potremmo 
anche condividere il tavolo.
Ci obbligheremmo 
alla conversazione?
Preferiremmo il silenzio?
Non decidiamo ora
ti prego.
Offriamoci solo
un pranzo 
senza condizion(al)e alcuno.

venerdì 14 giugno 2024

Hotel intelligente

Cassetti, armadi
mensole, scaffali vuoti
per fare spazio all'Altro.
Nella vita degli Altri.
E nella mia?
Cassetti, armadi
mensole, scaffali vuoti 
perché gli Altri
non debbano 
decidere per me.
Nella mia stanza 
ci sarà solo l'eco del vuoto 
che lascio 
per riempire di me
uno spazio anonimo
e solitario.
Abitato da una solitudine 
non scelta
ma nemmeno subita 
(almeno questa volta).
Ad aspettarmi
(probabilmente?)
un'unica stanza
(tutta per me).
In un hotel intelligente.
Dove le esistenze si incrociano 
senza doversi 
incontrare per forza.


 

giovedì 13 giugno 2024

Aria sferzante

Anche oggi 
sei in ritardo.
Me lo dici a voce 
e mi sorprendo.
Cerco di mettere 
l'acceleratore ai minuti
ma non serve a nulla
nemmeno provare a leggere.
I pensieri 
non riescono proprio 
a non fuggire
dalle pagine di un libro.
Quando arrivi
l'aria è quasi pungente 
ma non ho voglia 
di stare al chiuso.
Ho bisogno 
di freschezza di pensiero.
È strano.
Ma all'aria i pensieri
non fuggono più 
anche se non sempre
ho voglia di farli diventare
aria che investe le corde vocali
facendosi voce.
E allora
tra noi c'è solo silenzio 
occhi chiusi 
e movimenti leggeri
che si infrangono 
contro un dolore 
leggermente acuto.
Finisce così 
il nostro tempo 
inizia quello del pranzo 
a tarda ora.
Te ne rammarichi
ma non dovresti.
Ti sono profondamente grata 
per aver ritardato
il tempo in cui 
l'aria tornerà 
a essere così fredda
da attraversare il mio corpo 
lasciandolo immobile.
Mentre al pensiero 
è sempre consentito 
andare altrove.
Fosse anche 
a pochi metri da qui
nello spazio 
che prima era nostro.
Uno spazio 
a metà strada 
fra l'aria sferzante 
del mio silenzio senza ascolto
e l'aria morbida e avvolgente
del nostro silenzio 
pronto a diventare parola.









Click, strappo, trituro

Anche tu
preferisci parole scritte a mano
piuttosto che digitate 
su uno schermo?
Un giorno
ne abbiamo anche parlato.
Ricordi?
Anche tu come me
non accetti l'idea 
di una tastiera sentimentale.
Certo 
le parole digitate 
possono essere cancellate
nel silenzio discreto 
di un click.
Quelle tracciate a mano
invece
sono rumorose
nel loro andarsene.
Il rumore 
di carta strappata.
Il rumore
di carta triturata
per renderle invisibili
agli occhi del Mondo.
E quelle scritte 
per te?
Quanto rumore fanno 
mentre lasciano il tuo cuore?
Nessuno.
Infatti 
le immagino andarsene
nel silenzio della tua indifferenza.
(Verso loro).
(E verso me?).





lunedì 10 giugno 2024

Riparo e ritorno

Il Mondo
sembra preferire
le parole
dove tu non ci sei.
Le considera più universali?
Credo proprio di sì.
Ma (forse?) non sa
che se tu non ci fossi
lui non riceverebbe
parole quotidiane.
E se tu fossi
più vicino di quanto 
tu sia (ora?)
A questa domanda 
non so rispondere 
ma sai che
quando non so
invento.
Se vivessimo (più) vicini
scriverei lo stesso (di te)
in quei momenti che
passeremmo comunque lontani
perché (so che) a te
piace anche rimanere solo.
Rispetterò i tuoi desideri 
e occuperò
la stanza delle parole.
Quella dove ora
cerco e trovo
riparo dal Mondo.
Quella dove in futuro 
aspetterei il tuo ritorno.



L'eccezione

Dopo aver passato 
gli ultimi giorni
a vagare con la fantasia 
lontano da qui
sarà qui che mi ritroverai.
Ho bisogno di riflettere 
o dovrei 
mettere in pausa il pensiero?
Non so decidere 
nemmeno questo.
Così 
quando tornerai 
sarò ancora qui.
Forse 
partiremo insieme 
come abbiamo fatto spesso 
quando questa Vita 
mi andava stretta.
Anche questa volta 
partiremo insieme 
ma tornerò da sola.
Oppure no?
Potremmo 
almeno per questa volta 
rimanere insieme 
oltre il nostro tempo?
Chi si prende cura
della mia anima  
dice che sì.
Potremmo anche fare
(un'eccezione).





domenica 9 giugno 2024

Vestiti e parole

Quand'ero bambina, sì.
È capitato 
che mi affezionassi 
a qualche vestito.
Ora non più.
Ed è una fortuna
nello spazio ridotto 
che avrò a disposizione.
Per le parole
è tutto molto più complicato.
Certo 
ho lasciato andare
molte parole 
che (da tempo)
non sentivo più mie.
Ma molte ancora 
ne devo scoprire
per decidere se tenerle 
o lasciarle andare.
E ciò che temo di più 
è non avere tempo 
per sceglierle.


sabato 8 giugno 2024

Trasloco

Chiudo gli occhi 
mentre aspetto
che venga il tempo 
di andare.
Mi posso permettere 
di chiudere gli occhi
perché so già 
che quando li aprirò 
la mia vita sarà già chiusa 
con nastri adesivi 
incollati a scatole di cartone.
Li hai riempiti con ciò 
che io stessa avrei scelto.
I miei libri 
i miei quaderni 
le mie riviste.
Sono certa 
che tu non abbia 
dimenticato nulla
e soprattutto che tutto 
troverà spazio nelle nuove stanze.
Quelle dove (almeno io)
vorrei vivere leggendo e scrivendo.
Così tu (se lo vorrai)
avrai solo da occuparti
del mio corpo 
perché la mente
avrà un luogo tutto suo
dove prendersi cura 
di sé stessa.
Così 
quando il (tuo) mondo
arriverà e racconterà di sé 
potrò accoglierlo come merita.





venerdì 7 giugno 2024

Futuro travolgente?

Quanta ambiguità 
nella parola
Travolgente!
Mi lascio travolgere
dell'incertezza.
perché non posso opporre
resistenza alcuna.
Incertezza
che s'incaglia 
nello stomaco e nelle gambe 
rendendomi incapace
di andare incontro al futuro.
So che dovrei 
chiudere gli occhi
lasciando fare al sonno 
nella speranza che 
quando li riaprirò
la tua mano 
che spero almeno di sognare 
sia pronta a stringere la mia 
anche nella realtà.
E, se tornerai
sono sicura 
che riuscirò a farmi 
travolgere
dalle emozioni 
che non manchi mai 
di portare con te.




giovedì 6 giugno 2024

Giochi di ruolo

Sapevamo già 
che oggi non avremo avuto 
tempo per noi.
All'unisono 
abbiamo spostato 
la nostra attenzione altrove 
spostando il baricentro 
dal nostro mondo 
al Mondo là fuori
anch'esso chiamato
a fare i conti
con nuovi ruoli.
E devo dire 
che io e te 
siamo piuttosto esperti 
nel riposizionare 
i nostri reciproci ruoli.
Ma 
anche il nostro futuro è incerto.
Saremo noi
sarà il Mondo
sarà la Vita 
a decidere?

mercoledì 5 giugno 2024

Le parole che (non) mi aspetto

Lo so.
È tardi.
La verità
è che non riesco a scrivere.
Lo so.
Sono in spaventoso ritardo
mentre tu
da più di un'ora oramai 
hai dato notizie di te.
A te
non capita mai 
di non riuscire a scrivere?
Credo proprio di no.
Tu che mi invii 
sempre la stessa frase.
Lo hai fatto anche ieri sera.
Eppure 
mi aspettavo che quel messaggio 
fosse anche d'apertura 
per (chiudere) ciò che è stato.
Ma in fondo 
non me ne importa nulla.
E anzi
devo solo ringraziarti
per non aver aggiunto altro
alle tue consuete parole.
Perché il mio cuore 
le ha già sostituite
con una nuova pagina 
della nostra storia.

martedì 4 giugno 2024

L'armadio

Arrivi
proprio mentre sto finendo 
di riporre 
la mia esistenza incasinata
sul fondo di un armadio 
che tengo
il più possibile lontano 
dai tuoi occhi.
Provo a chiudere le ante
ma tutto il mio casino 
ti piomba addosso 
senza fare rumore.
Non voglio 
che tu te ne stia immobile 
di fronte al mio mucchio 
di guai, 
frustrazione 
rabbia
apatia.
Ma nemmeno voglio 
che tu mi aiuti a riordinare.
Vieni.
Ti prendo per mano 
e raggiungiamo un'altra stanza
più luminosa 
ordinata 
accogliente.
Ora sono pronta 
a fare buio anche dentro di me
per godermi il tuo tentativo 
di riportarmi calma e serenità.
Ma a tradirmi
sono le mie parole.
Quelle che evidentemente 
ci hanno seguito
anche nella stanza migliore 
che potessi offrirti
in questo giorno 
incasinato 
frustrato 
rabbioso.





lunedì 3 giugno 2024

Risonanza magnetica

La fiaba della bambina
che aiuta 
risuona in me
e mi attira 
verso la mia infanzia.
Infanzia 
che un cliché (letterario)
vorrebbe perduta.
Ma io ce l'ho ancora con me
nel mio corpo 
bisognoso d'aiuto.
E un'anima?
Come aiuto un'anima?
Semplicemente 
lasciando aperta la porta.
Oppure 
avendo il coraggio 
di affiggere
Ci sono
ma non posso
essere utile.
non appena mi rendo conto
di non poter (più) aiutare.

domenica 2 giugno 2024

Indizi vetrati

Da tempo oramai
stiamo oscillando
fra mostrare e celare
in un gioco che
potrebbe anche essere infinito.
(Dipende(rebbe) solo da noi).
O, per meglio dire
solo da me.
(Tu hai scelto d'ignorare).
E così
rimango solo io a giocare.
Anche 
se sono stanca.
Che fare, allora?
Uscire dal mio (falso) nascondiglio
e raccontarti tutto?
Sono (stata) spesso
a un passo.
Ma finora 
ho sempre resistito.
È vero 
sono stanca.
Ma preferisco la stanchezza
al rischio di spargere 
troppi indizi intorno a noi.
Indizi che forse 
sarebbero vetri rotti
pronti a ferirci
impedendoci di giocare.