è la scelta peggiore.
《...》
Vorrei dirti che
quella che tu chiami inerzia
io chiamo equilibrio.
Insomma
i nostri soliti equivoci.
E non hai battuto ciglio
nemmeno
quando ti ho detto che
ho paura di cadere
(finendo addosso a ciò che comunque siamo)
distruggendo tutto.
E anzi, insisti.
Non puoi distruggere nulla.
E lo dici
con una tale sicurezza
negli occhi e nella voce
che mi viene quasi voglia
di pronunciare davvero
(quel)le parole sbilanciate
nella certezza che tu
mi aiuteresti
a mantenere l'equilibrio.
(come hai sempre fatto).
Ma mi piace troppo
guardarti da quassù
in equilibrio
sulla mia corda funambolica.
Specie quando
i nostri occhi si incontrano
e io vi leggo
il tuo timore
che io possa cadere.
E tu, cosa leggi nei miei?
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